RASSEGNA D’ARTE E LETTERATURA AL FEMMINILE, PER IL QUINTO APPUNTAMENTO A CONFRONTO UNA POETESSA DI IERI, MARIANNINA COFFA, ED UNA POETESSA DI OGGI, MARINELLA FIUME

Un precoce talento poetico. Attratta da autori esagerati ed imperanti, in contrasto con l’educazione letteraria cattolica della famiglia e dei maestri cui era affidata. Un personaggio complesso e molto sensibile a cui, non a caso, è stata dedicata la prima rassegna d’arte e letteratura al femminile che ieri pomeriggio, in biblioteca, a Ragusa, ha consumato il quinto e ultimo appuntamento riservato proprio alla poetessa siciliana. Molti i partecipanti all’iniziativa che, presentata dalla giornalista Isabella Papiro, ha visto l’eccezionale presenza della scrittrice Marinella Fiume che ha analizzato l’aspetto storico, letterario e umano di Mariannina Coffa. “Per noi – ha commentato l’assessore comunale alla Cultura, Sonia Migliore – il modo per mettere in luce un personaggio che merita il massimo rilievo non foss’altro perché nella sua poesia si trovano nuovi credi misteriosofici. Nelle sue ultime lettere, inoltre, la Coffa espresse tutta la sua violenta esasperazione nei confronti di chi, la famiglia, imponendo la sua volontà e soffocando la sua personalità, le aveva rovinato la vita”. Mariannina Coffa, nata a Noto nel 1841, è obbligata a sposarsi nel 1860 e si trasferisce a Ragusa (ebbe quattro figli) dove trova un ambiente ostile alla sua vocazione di scrittrice. Vocazione che le veniva propinata come strumento di perdizione. Interessanti gli interventi che hanno affiancato quello di Marinella Fiume: da Giorgio Veninata, che si è occupato dell’aspetto sociale di Mariannina Coffa nel contesto ragusano, a Federico Guastella, che ha parlato dell’aspetto patologico-mistico, oltre al preside Angelo Fortuna soffermatosi sui primi anni della poetessa a Noto. E’ stato dato vita ad un dibattito intenso e di ampio respiro. “Un’artista siciliana dell’Ottocento – è stata definita ieri Mariannina Coffa – tra conformismo e trasgressione”. Morì a Noto nel 1878 dove si era di nuovo trasferita. Molto interessante anche l’accostamento tra la poetessa iblea e Marinella Fiume, poetessa di Fiumefreddo di Sicilia. Docente di letteratura, impegnata in battaglie civili per le donne e studiosa della cultura tradizionale, ha pubblicato alcuni testi (su storia sociale-etnografica) dedicati a mestieri, pratiche sociali, credenze e riti dell’area jonica-etnea. Ma non solo. Marinella Fiume, ambientalista, studiosa di storia delle donne, è stata eletta sindaco di Fiumefreddo nel 1993 e rieletta quattro anni dopo. “Un personaggio di sicuro spessore – spiega Migliore – la cui presenza ci ha consentito di effettuare un parallelismo interessante e stimolante tra la poetessa di ieri, Mariannina Coffa, e quella di oggi, Marinella Fiume. Abbiamo concluso questo viaggio attraverso i tratti storici dell’universo femminile con un personaggio, Marinella Fiume, come pochi in Sicilia, un personaggio che ha speso la sua vita con l’impegno culturale, sociale, civile e politico diventando uno dei punti focali dell’essere donna nell’isola. L’intera rassegna è stata una esperienza esaltante che ha posto la città in una posizione di effervescenza culturale creando aspettative e senso di partecipazione. L’istituzione si è posta come veicolo di trasmissione al servizio della crescita culturale dei saperi e delle conoscenze assumendosi il grande senso di responsabilità di volere mantenere viva la collettività ponendo come fulcro centrale la vivacità culturale. Ritengo fortemente che la cultura sia l’anima di una società civile. E se muore la cultura, muoiono le coscienze civiche”.

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