SERVIZI DI CONTROLLO DEL TERRITORIO: ARRESTATE DUE PERSONE A SANTA CROCE CAMERINA.

Ieri è stata un’intensa giornata per i Carabinieri della Stazione dei Carabinieri di Santa Croce Camerina. Tutto è iniziato quando una ragazza rumena di 32 anni domiciliata a Santa Croce Camerina, nubile, bracciante agricola, ha denunciato presso la locale Stazione che passeggiava in Contrada Torre di Mezzo insieme ad una sua amica connazionale, di 18enne, è stata avvicinata da un cittadino extracomunitario di origine maghrebina che, dopo averla picchiata, costringeva l’amica minacciandola e strattonandola, a salire a bordo del proprio scooter, per poi dileguarsi in direzione della frazione Punta Secca. Immediatamente i Carabinieri hanno allertato la Centrale Operativa per diramare a tutte le pattuglie dislocate sul territorio la foto e la descrizione della ragazza e del maghrebino che l’aveva sequestrata. Sono state convogliate inoltre su Santa Croce Camerina tutte le forze disponibili, al fine di concorrere nelle ricerche. Sono stati perquisiti casolari, serre e abitazioni rurali nei dintorni della zona del sequestro e finalmente, nella mattinata, la ragazza è stata trovata, in ottime condizioni di salute, in un casolare ubicato in contrada Serramenzana, in uso ad un tunisino di 33 anni. La ragazza è stata portata in caserma raccontando l’ accaduto: il tunisino, dopo averla sequestrata, l’aveva portata presso la sua abitazione, dove l’aveva violentata. Dal racconto della ragazza sono emerse tuttavia delle discrepanze rispetto a quanto denunciato dall’amica che aveva assistito al “rapimento”, pertanto i Carabinieri hanno appurato che quanto denunciato dalle donne era totalmente falso, che non c’era quindi stata alcuna violenza sessuale e che, in realtà, la donna non era stata costretta dal tunisino a seguirla con la forza, ma si era allontanata volontariamente con lui a bordo dello scooter. A seguito di quanto accertato, i militari della Stazione di Santa Croce Camerina hanno dichiarato in stato di arresto per calunnia PAULA RIMBA e hanno denunciato a piede libero per lo stesso reato l’amica che aveva denunciato il “rapimento”, per avere incolpato dei reati di sequestro di persona e violenza sessuale, sapendolo innocente, il tunisino, un muratore residente a Santa Croce Camerina che, una volta rintracciato, era rimasto incredulo a quanto accaduto.
Mentre ancora i Carabinieri stava redigendo gli atti di Polizia Giudiziaria, è arrivata una telefonata in caserma che segnalava un furto in abitazione nella vicina via Porsenna. Immediatamente i militari si portavano sul posto e, collaborati da un agente della Polizia di Stato in forza presso la Questura di Ragusa, libero dal servizio, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di furto in abitazione VINCENZO DI BENEDETTO, vittoriese di 24 anni, celibe, addetto al settore agricolo, pregiudicato. Il ragazzo è stato bloccato immediatamente dopo avere asportato dall’interno dell’abitazione di una modicana di 77 anni, vedova, casalinga, una borsa contenente alcuni gioielli, causando un danno di settecento euro circa. Nel corso di perquisizione personale, il vittoriese veniva trovato in possesso di arnesi atto allo scasso, posti sotto sequestro; pertanto veniva tratto in arresto e, dopo le formalità, veniva associato presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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