La morte del pozzallese Nicolò Di Rosa. Modica, effettuata l’autopsia

I consulenti del pubblico ministero hanno chiesto sessanta giorni di tempo per depositare gli esiti dell’autopsia sul pozzallese Nicolò Di Rosa, 54 anni, deceduto lo scorso sette maggio all’Ospedale Maggiore di Modica durante il decorso post operatorio. Nella vicenda sono stati indagati ventuno operatori sanitari, molti dei quali medici di Chirurgia, Medicina e Rianimazione del nosocomio. La Procura della Repubblica vuole vederci chiaro ed ha nominato i due periti, Giovanni Trombatore, di Rosolini, e Orazio Cascio, di Catania, che hanno già proceduto ad effettuare l’esame autoptico, mentre alcuni indagati, attraverso i loro legali, hanno nominato Geraci e Iuvara quali consulenti di parte. Di Rosa fu ricoverato al “Maggiore” lo scorso 27 aprile con dei dolori. In primo luogo fu portato in Cardiologia da dove, i medici, disposero il trasferimento in Medicina. Dagli accertamenti emerse la presenza di un’ulcera. Dopo le terapie, però, la situazione non era migliorata e allora si decise di sottoporlo a intervento chirurgico il quattro maggio. Durante il percorso post operatorio l’uomo fu colpito da embolia. Fu chiesta una consulenza a Vittoria, dove l’interessato fu trasferito ma qui, anziché tenerlo in ospedale e curarlo, fu riportato a Modica, dove la stessa sera morì. I familiari in tutto ciò hanno chiesto di sapere se ci sono state responsabilità per negligenza o imperizia e questo lo stabiliranno le indagini. La moglie e il figlio sedicenne dell’uomo hanno dato incarico all’avvocato Giuseppe Gennuso di Rosolini. Il collegio difensivo è considerevole. Ne fanno parte gli avvocati Carmelo Scarso, Raffaele Pediliggieri, Giuseppe Pellegrino, Luigi Piccione, Bartolo Iacono, Giuseppe Solarino, Luca Licitra, Nino Frasca Caccia(Foro di Modica), Nino Cortese, Adele Leggio e Simonetta Licitra(Foro di Ragusa). La salma è stata restituita ai parenti per le esequie.(

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