Dipendenti comunali di Modica allo scontro. Ma il sindaco rassicura: “Venerdì pagheremo la mensilità di marzo”

È stata una mattinata molto “calda” a Palazzo San Domenico. I sindacati della “Triplice” (Cgil, Cisl, Uil), si erano dati appuntamento per mercoledì mattina, alle ore 11, se non fossero stati pagati gli emolumenti ai dipendenti comunali. La protesta, iniziata nel corridoio antistante alla stanza del Sindaco, si è poi spostata nella stanza del Primo cittadino, dove non sono mancati momenti di altissima tensione. “Ancora una volta una promessa non mantenuta dal Sindaco e dalla Amministrazione comunale che ci aveva assicurato, mercoledì scorso, che nel giro di pochissimi giorni avrebbe onorato i pagamenti ai dipendenti, almeno per il mese di marzo – afferma Ettore Rizzone (Uil) –.” Per Salvatore Terranova (Cgil): “Il problema è drammatico, chi vive la situazione dei dipendenti comunali è disperato, non si possono più onorare i pagamenti e far fronte alle esigenze primarie, come il cibo”. Il Sindaco Buscema, prendendo la parola, ha affermato che “Siamo stati in banca e, considerati i buoni rapporti con l’Istituto di credito, possiamo dire che gli emolumenti di marzo saranno pagati a giorni infatti sono stati inviati i mandati di pagamento”. Pressato, poi, sugli emolumenti dei mesi di aprile e maggio, il Primo cittadino ha dichiarato: “Accantonato marzo penseremo ai prossimi mesi anche se insistono i soliti problemi dei trasferimenti della Regione. La settimana prossima avremo il quadro chiaro fra le entrate e le uscite”. A riscaldare ancora di più l’ambiente, in una gremita fino all’inverosimile stanza del Sindaco, ci ha pensato Bartolo Di Martino, rivendicando la dignità dei dipendenti che rappresenta: “Riteniamo che sia offensivo della dignità dei lavoratori che il primo partito di maggioranza, il Pd, prenda una posizione così vergognosa contro i lavoratori stessi”. A tal punto il Capogruppo del Pd, Giorgio Zaccaria, presente all’incontro, ha spiegato le motivazioni del documento redatto dal Pd. L’intervento dell’esponente del Pd ha provocato la rabbia dei dipendenti che non hanno compreso come si potesse affermare che: “la situazione necessiti di uno sforzo di tutti, anche dei dipendenti comunali – sono le parole di Zazzaria -”. Per Ettore Rizzone “I Sindacati non sono assolutamente faziosi né fomentano i lavoratori. L’unica faziosità è quella del Pd che, pur di far quadrato attorno al Sindaco, stupra la verità. Mentono su tutto, anche quando affermano di aver avviato virtuosamente il risanamento. A tutt’oggi hanno fatto solo spostamenti di debiti, non risanamento.” Bartolo Di Martino, molto coinvolto dalla questione: “Se oggi i signori del Pd ci dicono che ci pagano il mutuo, ci danno i soldi per la benzina e per mangiare, allora hanno ragione loro. La verità, purtroppo, è che non riescono a mettersi al posto di chi non percepisce gli stipendi da tre mesi e così non può vivere”.

LE RASSICURAZIONI DEL SINDACO

Subito dopo l’intensa riunione tenutasi nella stanza del Sindaco, i Sindacati hanno chiesto ed ottenuto l’aula consiliare, per riunirsi in Assemblea sindacale. L’intento è quello di aspettare il pagamento, entro lunedì, degli emolumenti del mese di marzo, in caso contrario si riuniranno nuovamente innanzi alla stanza del Sindaco Buscema, lunedì mattina. “Per quanto concerne i pagamenti relativi ad aprile e maggio – afferma Ettore Rizzone -, aspetteremo il rendiconto fra entrate-uscite, che il Sindaco si è impegnato a farci avere entro giorno 24. Molto probabilmente la Triplice farà delle azioni a livello provinciale – continua Rizzone -, crediamo che sarebbe opportuno che il Sindaco fosse in prima fila con la fascia tricolore”. “Aspettiamo con ansia il rendiconto – afferma Bartolo Di Martino -, solo

a quel punto ci riuniremo nuovamente, in Assemblea sindacale e decideremo sul da farsi. Di certo i dipendenti sono stanchi di questi ritardi e vogliono che i pagamenti avvengano regolarmente ogni mese. Siamo pronti ad andare con il Sindaco e l’Amministrazione a Palermo, per chiedere l’anticipo dei trasferimenti dell’assessorato agli Enti Locali ma l’Amministrazione deve dare un chiaro segnale che le priorità siano i lavoratori ed i loro stipendi”. Per Salvatore Terranova: “Una possibilità potrebbe essere la compensazione tra entrate ed uscite. Come possono pagare le tasse i dipendenti che non hanno come mangiare? La compensazione, consentita per legge, potrebbe rappresentare un’ottima soluzione, in attesa di ricevere le spettanze”.

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