La Provincia “regala” ai ragusani il massimo rincaro del 3,5% sull’imposta RcAuto. Il presidente Sna Occhipinti: “Si è preferito far cassa sul sicuro penalizzando gli automobilisti iblei”

“Proprio alla fine, l’Amministrazione provinciale di Ragusa non ha resistito e con un atto in contropiede, prima del commissariamento, ha regalato ai ragusani il massimo rincaro del 3,5% sull’ imposta RcAuto che passa dall’attuale 12,50% al 16%”. E’ quanto denuncia Angela Occhipinti, presidente provinciale Sna, il Sindacato nazionale agenti di assicurazioni aderente a Confcommercio. Le Provincie incassano una quota del premio RcAuto pagato da ogni automobilista. Tale quota ammonta al 12,5% di base e le Provincie hanno la possibilità di aumentarla o diminuirla fino al 3,5 %. Alcune Provincie “virtuose” come Firenze, Trento, Aosta e Bolzano hanno addirittura ritoccato l’aliquota in diminuzione riducendola al 9% e traducendo il tutto in un risparmio nelle tasche dei propri cittadini. “A Ragusa – chiarisce il presidente Occhipinti – si è preferito fare cassa sul sicuro, pur di raggiungere il pareggio nei bilanci di previsione per il 2012 e le nuove disposizioni sul federalismo fiscale certo non hanno aiutato l’Amministrazione provinciale a far quadrare i propri conti, anche se ciò ricadrà solo sulla testa di ogni singolo automobilista dell’area iblea. Come presidente provinciale Sna non posso che auspicare che il maggior introito nelle casse provinciali abbia un ritorno in investimenti visibili e fruibili a tutti i cittadini della provincia in termini di manutenzione viaria, sicurezza stradale e divulgazione della cultura assicurativa contribuendo non solo a prelevare ma anche a prevenire”.
Alcuni dati rendono meglio l’idea:
-su 273.828 veicoli circolanti, in provincia, si sono registrati n. 17.796 sinistri con un rapporto sinistri a premi dell’80,6% (su ogni € 100,00 di premio vengono pagati € 80,6 di sinistri) contro il dato nazionale del 73,2% e della Sicilia del 76,00% (dati 2010).
-la frequenza sinistri in provincia è del 7,88% (ogni 100 polizze si verificano 7,8 sinistri) e se la matematica non è un’opinione si deduce, purtroppo, che molti veicoli circolano senza copertura assicurativa, purtroppo a discapito di tutta la comunità. In questo caso sia degli automobilisti “virtuosi” che purtroppo pagano un’imposta RcAuto più salata, sia delle casse provinciali che incassano meno.
“Eppure basterebbe poco – aggiunge Occhipinti – con un’attività programmata e sistematica di controllo sul territorio si potrebbe riuscire ad attuare un duplice beneficio, ridurre, magari l’anno prossimo, l’imposta ai virtuosi e fare pagare invece i morosi, attuando così il conclamato concetto di equità”.

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