Modica, la “Triplice” dice no al project financing del cimitero. Sit in a Palazzo San Domenico

Si è svolto mercoledì pomeriggio, nell’Atrio comunale, un sit-in molto partecipato, organizzato dalla “Triplice” sindacale, contro il Project Financing del Cimitero di Modica. Ad aprire la lunga serie di interventi i responsabili sindacali di Cgil, Cisl e Uil, a seguire un dibattito molto partecipato, nel quale hanno preso la parola esponenti politici della Città della Contea e semplici utenti che avevano versato la prima “tranche” di pagamenti, relativi alla realizzazione dei loculi. “L’incontro di oggi è volto a spiegare le ragioni per le quali noi siamo contro la privatizzazione del cimitero – afferma Peppino Ruta (Uil) -. Riteniamo che il cimitero sia un bene inalienabile e non possa essere privatizzato, come l’acqua; a maggior ragione per un periodo così lungo di ventisei anni”. Per Vito D’Antona, Consigliere di Sel: “Ci sono stati più tentativi, da parte dei sindacati, di aprire un confronto produttivo con l’Amministrazione ma sono andati a vuoto poiché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”. Per Papè Rizzone, Segretario cittadino dell’Udc: “In questo Paese la democrazia è finita. L’Amministrazione ha deciso da sola senza il necessario confronto. Per di più, il Sindaco, è conflittuale anche con i propri pensieri: prima era contro il Project Financing e poi, all’improvviso, ha avuto un capovolgimento di pensiero che dovrebbe spiegare a sé stesso ed alla Città”. Per Giovanni Giunta e Paolo Castello: “Noi abbiamo pagato già l’acconto per i loculi e non vogliamo che, come si dice nel bando del progetto di finanza, i loculi siano realizzati fra ben quattro anni. Non sappiamo neanche quanto pagheremo come saldo. Non erano queste le condizioni che avevamo accettato quando avevamo versato l’anticipo”. Giorgio Macauda, altro utente, ha sollevato un altro problema: “Io non ho ancora pagato la prima tranche per la realizzazione del loculo ma mi preoccupa il fatto che, certamente, dovrò conferire una somma contenente anche l’utile d’impresa che se dovessi pagare al comune, non ci sarebbe. Altra mia grande preoccupazione è la gestione. Ritengo che per ventisei anni, chi si aggiudicherà il bando, potrà fare il bello ed il cattivo tempo, guadagnando cifre spropositate su tutto: dalle incisioni sulle lapidi a tutti gli altri servizi cimiteriali, che saranno affidati ad un’unica ditta monopolistica”. I sindacati, alla fine dell’incontro, hanno deciso di avviare una petizione popolare e sfruttare i pochissimi giorni mancanti alla firma del bando.

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