L’incendio che ha distrutto il “Baciamo le mani” a Marina di Ragusa. Magro: “Atto che apre scenari inquietanti.” Sorbo: “Segnali preoccupanti arrivano anche da Ibla”

“L’incendio che ha devastato, in periodo notturno, il locale “Baciamo le mani” a Marina di Ragusa ci spinge a scendere in campo per manifestare la nostra piena solidarietà agli operatori della struttura la cui stagione è stata completamente rovinata da questo episodio”. E’ il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Sergio Magro, a manifestare, a nome dell’intero sistema sindacale, il proprio disagio per un evento che, nel caso in cui dovesse essere confermata la pista dolosa che, per il momento, non è stata ancora esclusa, aprirebbe scenari davvero inquietanti. “Oltre ad essere vicini ai titolari del locale e ad assicurare il nostro pieno sostegno in vista di eventuali ricostruzioni future – afferma il presidente Magro – non possiamo non sottolineare la nostra grande preoccupazione rispetto al delinearsi di panorami che potrebbero diventare estremamente preoccupanti e spingerci ad interrogarci sul degenerare di certe questioni. Confidiamo nell’attento operato delle forze dell’ordine, che da sempre seguono con attenzione lo sviluppo di determinate vicende, e chiediamo loro con forza di fare piena luce sull’episodio allo scopo di chiarire nel dettaglio le modalità dell’accaduto. Confcommercio condanna con forza eventuali atti tesi ad intimidire l’attività dei nostri operatori commerciali”.
Manifesta la propria solidarietà anche il presidente del sindacato provinciale ristoratori, Giuseppe Barone, che, assieme al vicepresidente provinciale Franco Cassarino, in attesa di conoscere la matrice dell’episodio, esprime “sincera e convinta solidarietà – dice – al collega per un evento che costituisce un danno immenso per un operatore del settore già di per sé, a maggior ragione se lo inquadriamo in un periodo di profonda crisi come quello attuale”.
Anche il presidente della sezione Ascom di Ragusa, Cesare Sorbo, interviene per manifestare la propria solidarietà. “Parlo a titolo personale – sostiene – ma anche a nome di tutti i componenti del direttivo, sapendo di rivolgerci, tra l’altro, ad un operatore che è un nostro iscritto e di cui abbiamo sempre apprezzato la dinamicità imprenditoriale nel campo di riferimento. Restiamo basiti per quello che è accaduto e rimaniamo in attesa degli accertamenti delle forze dell’ordine per capire di che cosa si sia trattato. Certo se dovesse essere quello che più temiamo, cioè un atto doloso, allora è necessario scendere in campo con forza per sensibilizzare tutte le istituzioni ad attivare uno scudo che continui a proteggere, così come è stato in passato, l’area iblea e la nostra città da determinate infiltrazioni. Ringraziamo le forze dell’ordine per lo splendido lavoro che continuano ad effettuare sul nostro territorio pur tra mille difficoltà. Non possiamo, però, non rimanere sconcertati da alcuni segnali che abbiamo raccolto anche tra alcuni esercenti a Ibla, e di cui abbiamo già informato chi di dovere, e che andrebbero nella direzione tesa ad evidenziare alcune presenze scomode. Lo ribadiamo a scanso di equivoci. L’Ascom condanna con forza ogni tipo di azione tesa ad intimidire gli esercenti. In questo caso, non siamo disposti a fare sconti a nessuno”.

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