LA GUARDIA DI FINANZA ARRESTA DUE SPACCIATORI A PUNTA BRACCETTO – UNO DENUNCIATO ANCHE PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE

Nell’ambito di mirati controlli, predisposti a livello provinciale a contrasto dello spaccio, traffico e uso di sostanze stupefacenti, i finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia di Ragusa hanno sequestrato, a due cittadini extracomunitari Alì Mohamed Omrane, di 35 anni e Dridi Wassim di 20 anni, sessanta grammi di hashish, un grammo di cocaina, un coltello e 345 euro provento dello spaccio. Gli stessi sono stati tratti in arresto per violazione art. 73 D.P.R. 309/90, denuncia per l’irregolare posizione sulla permanenza nello stato italiano L. Bossi-Fini 286/98 e per resistenza a p.u. art. 337 c.p.. Due pattuglie del Nucleo Mobile della Compagnia Guardia di di Ragusa, nell’ambito di specifici servizi di controllo del territorio e 117 e a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, effettuavano una specifica attività a località Punta Braccetto, frazione di Santa Croce Camerina. Il luogo è conosciuto quale punto di riferimento per lo smercio di stupefacenti. Questa volta però i finanzieri si sono organizzati in modo da tirare nella rete, oltre che i potenziali acquirenti anche e soprattutto gli spacciatori. Difatti dopo un appostamento nell’alveo del torrente di Punta Braccetto, il più delle volte utilizzato come nascondiglio dello stupefacente e/o come via di scampo dagli stessi extracomunitari, i finanzieri individuavano Alì Mohamed Omrane intento a cedere della sostanza stupefacente a persone che una volta ricevuta la “roba” si dileguavano tra le campagne evitando di percorrere le normali strade di accesso proprio per paura di essere intercettati dagli operatori di polizia. I militari decidevano di effettuare un intervento diretto nei confronti dell’extracomunitario, il quale, come previsto alla vista della sola autovettura in uso agli operatori si dava alla fuga dirigendosi verso l’alveo del torrente. Qui ad aspettarlo vi erano altri due finanzieri che hanno bloccato il fuggitivo. Sottoposto a perquisizione veniva trovato in possesso di 12 grammi circa di stupefacente tipo hashish già steccato e pronto per lo spaccio, un grammo di cocaina e la consistente somma di 215 euro provento dello spaccio. All’interno del vano oggetti del ciclomotore veniva trovato altro stupefacente e un coltello a serramanico utilizzato per il taglio dell’hashish.

Successivamente, mentre i finanzieri facevano rientro in Caserma per la stesura degli atti di rito, giunti sulla Sp. 85 Scoglitti-Santa Croce Camerina nei pressi di un noto esercizio commerciale, s’imbattevano in una palese cessione/acquisto di stupefacente ad opera di quattro giovani risultati essere tutti residenti a Mazzarrone, in trasferta in questa Provincia per l’acquisto dello stupefacente. I finanzieri non si sono fatti scappare l’occasione. Infatti nonostante stessero conducendo in Caserma l’extracomunitario fermato precedentemente, hanno avuto la prontezza e la rapida organizzazione nel sorprendere lo spacciatore e gli acquirenti nell’attimo esatto dello scambio. Da una immediata ricognizione dei luoghi è stato rinvenuto il resto dello stupefacente artatamente nascosto dall’extracomunitario Dridi Wassim.

Benché uno dei quattro giovani avesse tentato di disfarsi dell’hashish acquistato, dopo essere stati fermati e sentiti in atti non è rimasto loro che confessare il fattaccio. Difatti le indagini svolte hanno permesso di accertare che gli stessi avevano fatto una colletta tra loro racimolando la somma di cento euro, poi spesa per l’acquisto dell’hashish. Conferma ne è stato il ritrovamento nelle tasche del tunisino D.W. delle banconote consegnate dai giovani dopo essere stato sottoposto a perquisizione personale, più altri trenta euro.

I due extracomunitari, di cui uno con precedenti specifici, dopo le operazioni di rito sono stati arrestati e posti a disposizione della Procura della Repubblica, per l’ipotesi di reato prevista dall’art. 73 D.P.R. 309/90. Mentre i quattro giovani sono stati segnalati all’U.T.G. di Catania per violazione dell’art. 75 del medesimo D.P.R..

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