Ospedale di Modica. c’è anche una buona sanità, ma….

La carota e il bastone. Ha questi toni la lettera inviata al direttore generale dell’Asp Ragusa da Giovanni Avola, ex segretario generale provinciale della Cisl, oggi dirigente della Cassa Edile, al quale pochi giorni fa è deceduto il papà Salvatore. Avola elogia e ringrazia tutto il personale del Reparto di Rianimazione dell’Ospedale Maggiore per l’assistenza data al congiunto. “Un ringraziamento per l’altissima professionalità dimostrata dal primario e da tutta l’equipe medica, da tutto il personale infermieristico e ausiliare. Un sentito grazie per come avete agito nei confronti di mio padre e di noi familiari, nel rispetto massimo della dignità del paziente e dei parenti e con un alto senso di umanità. Per me è un dovere morale e civile dare testimonianza di ciò, perché oggi, l’Ospedale Maggiore di Modica, viene sempre più additato quasi come lo “stabilimento principe della malasanità”. Tutto ciò non risponde al vero. Le responsabilità di alcuni non possono essere pagate da tutti, disorientando il cittadino e mortificando le tante eccellenze”. Poi, però, chiede che siano rimosse tutte quelle inefficienze e carenze, di ordine professionale ed organizzative, che deturpano un’intera struttura, con dentro centinaia e centinaia di operatori sanitari bravi professionalmente e rispettosi della dignità altrui. “Tutto ciò ovviamente – dice – riguarda chi è deputato ad amministrare e gestire, ed io aggiungo a vigilare, a salvaguardia e tutela degli operatori, che diligentemente assolvono al proprio dovere, e creare le condizioni affinché l’Ospedale Maggiore di Modica torni al più presto ad essere per la collettività tutta, luogo in cui le sofferenze trovino sollievo, rispetto ed anche un sorriso”. (*SAC*)

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