Consiglio comunale di Modica. Una Nuova Prospettiva: “Poltrona Vuota 2010-2011 a Giorgio Aprile”

“Il consigliere comunale è tenuto a partecipare a tutte le adunanze del consiglio”. Così recita l’art.26 del regolamento del Consiglio Comunale di Modica e questo vuole essere per Una Nuova Prospettiva l‘unico punto di riferimento per un qualsiasi confronto attorno al tema delle presenze dei consiglieri nella civica assise. Il movimento, così come in passato altri gruppi e associazioni, ha sempre dato molto risalto alla qualità ed alla quantità delle presenze dei consiglieri e denunciato le conseguenze negative che derivano, spesso, dall’impossibilità di tenere il civico consesso a causa delle forti assenze, sia per l’impossibilità di deliberare che per le notevoli spese che gravano sulle casse comunali. Malcostume purtroppo presente in entrambi gli schieramenti e che sembra confermarsi negli anni. “Durante la legislatura in corso – dice Piero Gugliotta di Una Nuova Prospettiva – abbiamo più volte informato la città, pubblicando i dati relativi alle presenze in consiglio e, a quasi quattro anni dall’insediamento dell’amministrazione Buscema, torniamo a farlo. Come già avvenuto ad inizio 2010, vogliamo attribuire il titolo “Poltrona Vuota 2010 e 2011” al consigliere meno presente. Con 45 assenze su 56 sedute nel 2010 e 35 assenze su 43 sedute nel 2011, il titolo “ viene assegnato nuovamente al consigliere Giorgio Aprile. Innanzitutto come cittadini e poi come appartenenti ad un movimento politico che ha sempre messo al primo posto la partecipazione responsabile alla vita della città, non possiamo non ritenerci delusi ed amareggiati dai dati che emergono dal nostro monitoraggio.
Scusandoci preventivamente per eventuali possibili inesattezze presenti nella nostra raccolta di dati, vogliamo far rilevare, senza enfasi, ma con civica inquietudine, che quasi un terzo dei consiglieri comunali (ben 9 su 30) ha superato il 25% di assenze su 161 sedute dall’inizio della legislatura al 31 dicembre 2011 e, tra questi, alcuni hanno superato il 30% (2), altri il 40% (2) e uno addirittura il 75%. Alla luce di questi numeri non possiamo esimerci dal fare un breve riferimento ad alcune affermazioni che abbiamo letto ed ascoltato in questi ultimi giorni, secondo le quali l’assenza del consigliere può essere giustificata in quanto strumento di contrasto verso scelte dell’amministrazione e del consiglio non condivise.
È talmente palese l’incongruenza di tale tesi con l’enunciato dell’art. 26 del regolamento consiliare, con il quale abbiamo voluto aprire questa nostra nota, che riteniamo non ci sia bisogno di aggiungere altro. O meglio, un’ultima cosa vogliamo aggiungerla, anche per chiudere con un aspetto positivo. Attestiamo con piacere il confermarsi del consigliere Giovanni Migliore quale consigliere più presente (o meno assente), con soltanto 3 assenze dall’inizio della legislatura. Evidentemente o il consigliere Migliore sconosce il “valore dell’assenza” come strumento di lotta o, viceversa, considera, in ossequio al regolamento, di dover essere presente per contribuire anche al cambiamento di scelte politiche ed amministrative che non condivide. Fiduciosi che gli esempi positivi alla fine prevalgono sempre, auspichiamo che ci sia un’inversione di tendenza almeno in quest’ultima parte di legislatura e che, avvicinandoci alle consultazione elettorali del 2013, i futuri candidati possano avere nell’articolo 26 del regolamento consiliare un riferimento fondamentale”.

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