Centrale di droga a Scicli. Condannati due fratelli imprenditori e un dipendente comunale

Condannati i fratelli Tudisco e Pierino Boschi, tutti sciclitani. Il Gup del Tribunale di Modica, Lucia De Bernar, ha inflittoai fratelli Carmelo ed Emilio Tudisco, 52 e 46 anni, incensurati, di Scicli, imprenditori agricoli, difesi dagli avvocati Alessandro Agnello e Maurizio Catalano, quattro anni anni di carcere e ventimila euro ciascuno, e a Pieruccio Boschi, 57 anni, dipendente comunale sciclitano, difeso dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, cinque anni e trentamila euro di multa. Il pubblico ministero, Francesco Puleio, aveva chiesto la condanna per tutti a sei anni di reclusione ciascuno. Solo Emilio Tudisco è ai domiciliari, gli altri due sono detenuti in carcere dallo scorso mese di ottobre, quando furono arrestati dalla Squadra Mobile di Ragusa. La polizia, infatti, aveva rinvenuto, nascosta fra cassette di plastica in un deposito di masserizie di un’azienda agricola di Donnalucata, trentotto chili di marijuana, uno dei più grossi quantitativi di sostanza stupefacente trovati negli ultimi anni in provincia di Ragusa. Furono sequestrati diciannove panetti da due chilogrammi ciascuno. Nell’azienda di Contrada “Barone”, territorio di Scicli, in un ampio magazzino coperto, era ben nascosta la droga fra cassette di plastica utilizzate per la raccolta dei prodotti ortofrutticoli. Erano stati trovati dei cartoni contenenti pacchetti sigillati con nastro adesivo e sistemati in sacchetti neri, di quelli impiegati per la spazzatura. Una volta aperti, era stata scoperta la considerevole quantità di erba pressata che, ceduta al minuto, avrebbe consentito di ottenere un guadagno presumibile di circa duecentomila euro. I due fratelli Tudisco, durante l’interrogatorio di garanzia si erano detti estranei alla vicenda, addossando, in sostanza, le responsabilità su Boschi.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa