Ispica. Il Partito Democratico al Pid sulle privatizzazioni del Mercato e del “Brancati”: “Vogliono solo rifarsi una verginità politica”

“Il Pid dimostra di seguire a giorni alterni la vita politica locale: lo stesso ritmo, peraltro, scandito dalla sua opposizione che abbiamo sempre considerato “di giornata””. E’ caustico il commento del segretario cittadino del Partito Democratico, Gianni Stornello, alla nota del Pid che rivendica una sorta di primogenitura della denuncia politica sulle privatizzazioni del Mercato di corso Umberto e del Polisportivo Brancati, sulle quali la magistratura ha aperto un’inchiesta per verifica l’esistenza di profili di illegittimità e di abusi nelle procedure di affidamento a privati delle due strutture.
“Il Pid – afferma Stornello – dice di essere intervenuto sulla questione il 4 luglio 2011. Bene. Esattamente un mese prima, il 5 giugno, in occasione della campagna referendaria sulla privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici e sul nucleare, tenevamo un comizio in piazza Brancati in cui denunciavamo come anche ad Ispica si fosse già proceduto a delle privatizzazioni di beni pubblici, indicando proprio il Mercato e il Polisportivo Brancati. In concomitanza, sempre ai primi di giugno 2011, usciva il secondo numero “zero” del nostro periodico “Pensare il Domani” dove, fra gli altri, figurava un articolo intitolato: “Ad Ispica il privato è privato, il pubblico… è pure privato”. In esso, partendo proprio dalla concessione a privati del Mercato e del “Brancati”, si riportava un parere della Corte dei Conti, espresso nel 2010, che richiamava gli enti locali ad una maggiore accortezza nelle operazioni di privatizzazione. Il Pid – afferma il segretario Stornello – dimostra di seguire a giorni alterni la vita politica locale: lo stesso ritmo, peraltro, scandito dalla sua opposizione che abbiamo sempre considerato “di giornata”. Così come il presunto “silenzio” dei consiglieri comunali del Pd Muraglie e Roccuzzo nella seduta consiliare del 27 ottobre 2011 era naturale: la questione non era all’ordine del giorno. Di cosa avrebbero dovuto parlare? Invece di cercare i silenzi, inesistenti, degli altri, il Pid – afferma il segretario democratico – farebbe bene a dire all’opinione pubblica dov’erano loro nel 2009, quando il centro-destra impostò le due privatizzazioni oggi contestate anche dalla magistratura: erano con l’Amministrazione comunale, stavano con la maggioranza, partecipavano attivamente alla campagna elettorale amministrativa del 2010 con il centro-destra. Oggi, loro e non solo loro, vogliono rifarsi una verginità politica perché si sono resi conto che la nave su cui gioiosamente navigavano, sta affondando. Ma questo la città l’ha già capito”.

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