Pozzallo, medico accusato di omicidio colposo. La Procura chiede rinvio a giudizio

La procura della Repubblica di Modica chiede il rinvio a giudizio per il dirigente medico di turno presso l’ambulatorio del Presidio Territoriale di Emergenza di Pozzallo, C.S, 50 anni, nato a Modica ma residente a Gela, accusato di omicidio colposo. La richiesta è stata presentata al Gup del Tribunale di Modica a conclusione delle indagini dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Gaetano Scollo, e coordinate dal Procuratore Francesco Puleio. Secondo l’accusa il professionista, per negligenza, imprudenza, imperizia e per colpa professionale, avendo avuto in cura G.V., accompagnata dal figlio C.A. nel presidio sanitario pozzallese perché in preda a non meglio specificati dolori addominali con nausea e diarrea, l’aveva sottoposta a visita medica con raccolta dei dati anamnestici, eseguendo l’esame obiettivo e compiendo degli accertamenti strumentali – emogasanalisi ed elettrocardiogramma -, praticando all’esito una semplice una puntura di antidolorifico (fiala di antispastico) di contrasto ad una diagnosticata colica addominale. Il medico si sarebbe, poi, limitato a consigliare di eseguire, nel caso in cui si fossero presentati nuovamente i disturbi antalgici, più accurati accertamenti e, in particolare, il dosaggio degli enzimi cardiaci presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica. Secondo le indagini, l’uomo avrebbe tenuto una condotta non adeguata al caso in esame, considerato che la mancata diagnosi ha rappresentato di fatto un errore che ha provocato, per via della precoce dimissione della paziente ed il mancato approfondimento diagnostico con l’invio della donna in ospedale, un irrimediabile ritardo assistenziale, ostacolando un approccio terapeutico diverso e più efficace. A fronte di una “aterosclerosi multi vascolare macroscopicamente evidente con vasi piccoli e lumi vascolari criticamente ostruiti nei distretti principali”, avrebbe cagionato, in sostanza, il decesso della donna “per arresto cardiaco primitivo in soggetto affetto da una gravissima miocardiocoronarosclerosi”.

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