Modica, l’Udc: “Sul piano paesaggistico serve la concertazione”

Il piano paesaggistico, imposto e caduto dall’alto, non è stato accettato né condiviso dalla comunità dell’intera provincia. L’ Udc provinciale e di Modica non è contrario alla stesura e all’applicazione di un piano paesaggistico sul territorio anche perché emanazione di una legge nazionale. “La contrarietà – dice il portavoce cittadino delloo scudo crociato, Papè Rizzone – scaturisce dal fatto che è stato redatto senza nessuna concertazione fra sindaci,associazioni, sindacati, imprenditori e quanti rappresentano categorie economiche, sociali e professionali. L’attuazione di questo piano paesaggistico fa cantare vittoria a qualche associazione che tra l’altro rappresenta i pochi. Di contro il territorio viene espropriato,castigato e ridimensionato a beneficio di pochi che avranno la possibilità di costruire palazzi ,vietando e mortificando l’aspirazione di quanti volessero realizzare, nel rispetto delle norme e dei regolamenti edilizi , una modesta abitazione fuori dalla città”. Secondo l’UdC occorre evitare la forte disparità sociale tra la popolazione ,a occorre praticare strade ben diverse. “Sarebbe opportuno – aggiunge Rizzone – che l’attuale piano paesaggistico venisse riformulato e concertato diversamente rendendolo condivisibile da tutte le parti sociali. Questa azione dovrebbe scaturire da un provvedimento del governo regionale che ha nominato centinaia di esperti per altre problematiche dimenticando di rinnovare la commissione che doveva esaminare tutte le osservazioni. La seconda soluzione è quella di dare risposte concrete a quelle migliaia di osservazioni che sono state presentate sul piano paesaggistico per dare certezze a chi da tempo attende delle risposte”.

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