Ieri a Ragusa la Giornata nazionale dello sport la IX edizione tra tiro con l’arco e giri in canoa

Tiro con l’arco, pallapugno e, ovviamente, anche calcio. Assieme a bocce, sollevamento pesi e giri di prova in canoa per i più giovani. Ricca di ingredienti la “Giornata nazionale dello sport” che, ieri, a Ragusa, ha celebrato la IX edizione, suddivisa tra l’impianto polivalente di contrada Petrulli e il porto turistico di Marina. L’iniziativa è stata promossa dal comitato provinciale del Coni con la collaborazione delle federazioni sportive e degli enti di promozione sportiva. La manifestazione era aperta a tutti ed è stato un modo per fare conoscere discipline sportive che, come ad esempio, nel caso della pallapugno sono alla ricerca di spazi adeguati per suscitare l’attenzione soprattutto dei più giovani. E’ stato il presidente provinciale del Coni, Sasà Cintolo, a dare il via alla kermesse. Prima il saluto e quindi l’immancabile esecuzione dell’inno nazionale a sancire il fatto che la Giornata di ieri nasce, sulla base di una direttiva della presidenza del Consiglio dei ministri, per diffondere la pratica sportiva e i suoi valori. “Gli atleti, soprattutto quelli in tenera età, che hanno partecipato all’iniziativa di ieri – ha affermato Cintolo – costituiscono il fulcro su cui dovrà essere fondato il movimento sportivo, anche nella nostra città e nel resto della nostra provincia, negli anni a venire. E lo diciamo in un momento in cui i valori della pratica sportiva sembrano essere irrimediabilmente perduti. Invece, dobbiamo continuare a coltivare quella speranza che ci permette di guardare lontano. La stessa speranza in base a cui, se così non fosse, iniziative come quella di ieri non avrebbero alcun senso. Per quanto mi riguarda, sono personalmente fiducioso sul fatto che i nostri giovani possano interpretare nella maniera più corretta la pratica sportiva. C’è però bisogno di fornire i giusti indirizzi. E come Coni ci stiamo muovendo proprio in questo senso”. Un ringraziamento Cintolo lo rivolge alle federazioni sportive e agli enti di promozione che hanno collaborato. “Senza dimenticare – aggiunge – i componenti dello staff del Coni oltre ai nostri collaboratori e al segretario Giorgio Giummarra che, come sempre, hanno profuso il massimo impegno per la riuscita dell’iniziativa”.
Il claim della giornata è stato “I speak sport. E tu?”. E’ stato fatto riferimento ad una lingua che accomuna le età, le nazionalità, i grandi campioni e gli appassionati sportivi di tutti i giorni, facendoli sentire protagonisti di un mondo che si alimenta di amicizia, tolleranza, solidarietà, autodisciplina e responsabilità. Un mondo che, attraverso lo sport quello sano, può sperare di diventare migliore.

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