Il Pd di Ispica impegnato nella costruzione dell’alternativa con un’alleanza civica e di centro-sinistra. “Nessuno inciucio con un centro-destra in disfacimento”

Un’alleanza civica e di centro-sinistra per fare uscire Ispica dalla crisi e farla tornare città-modello. Questa la proposta del Partito Democratico formulata ieri sera nel corso di un affollato comizio tenuto in Piazza Brancati dai consiglieri comunali Muraglie e Roccuzzo e dal segretario cittadino Stornello. E’ stata passata in rassegna l’attività amministrativa degli ultimi mesi, caratterizzata – ha denunciato il Pd – da una paralisi amministrativa gravissima, da una crisi finanziaria definita dal consigliere Muraglie di “pre-dissesto finanziario”, da una mancanza di politica a beneficio di interessi personali e familiari. E’ stata ribadita la posizione del Partito Democratico sul Piano regolatore generale, adottato dal Consiglio ma mai pubblicato, e del quale si chiede la revoca per favorire la lottizzazione pubblica, che – ha dichiarato il consigliere Roccuzzo – consentirebbe alle famiglie che vogliono farsi una casa un notevole risparmio nell’acquisizione dei suoli e alle casse comunali di incamerare circa otto milioni di euro e fare fronte alla crisi finanziaria determinata da anni di sprechi. Un’ennesima richiesta è stata avanzata per avviare gli interventi di contrasto dell’erosione che sta devastando la fascia costiera con danni incalcolabili alle famiglie e alle attività commerciali e turistiche. Solidarietà è stata espressa dal Pd ai dipendenti comunali e della Dusty, la ditta che cura l’igiene ambientale, che non hanno più la possibilità di riscuotere lo stipendio puntualmente. Molte le proposte avanzate dal Pd per risparmiare risorse finanziarie e destinarle al territorio e allo sviluppo. Il Pd ha chiesto di non rinnovare l’incarico al Direttore generale del Comune, figura estinta per legge perché sovrapposta a quella del Segretario generale, consentendo un risparmio di 45mila euro l’anno; la decurtazione delle indennità di carica degli amministratori; il censimento e la messa a reddito del patrimonio comunale, vendendo i beni immobili che non servono; la verifica delle piccole spese, come i canoni TV pagati per apparecchi non utilizzati (ognuno di essi costa poco più di 400 euro l’anno); l’indizione delle gare per qualsiasi fornitura, comprese quelle per volantini e manifesti che spesso vengono considerati impropriamente opere di ingegno e come tali non sottoposti alle procedure di selezione pubblica. Sulle prospettive politiche il segretario Gianni Stornello è stato quanto mai chiaro. “Potete anche non condividere le proposte che stiamo avanzando e che avanzeremo da ora in avanti. Ma non potete dire che siamo tutti uguali. Noi – ha affermato con forza il segretario del Pd – siamo un’altra cosa, siamo alternativi al centro-destra. Non faremo né inciuci, né pastrocchi, né vediamo margini per quei “pontieri” in azione fra noi e loro. Stiamo elaborando un programma di centro-sinistra, aperto ai contributi delle forze civiche che lo condivideranno e lo irrobustiranno, che privilegia il pubblico rispetto al privato, il debole rispetto al più forte, il territorio e le sue vocazioni rispetto all’interesse di lobbies e personale. Respingeremo – ha affermato Stornello – qualsiasi tentativo di riciclaggio di un ceto politico in fuga da un centro-destra in disfacimento, contando sulla città che vuole rinascere, per tornare ad essere città-modello, e che vuole cambiare modi di intendere e fare politica”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa