Aperture domenicali, la UILTUCS ricorre al TAR

“Sarà il tribunale amministrativo regionale a decidere sulla legittimità del provvedimento in deroga, che ha di fatto costretto migliaia di lavoratori a rinunciare al riposo festivo, per l’apertura domenicale dei negozi”.
Ad annunciarlo è Angelo Gulizia, segretario provinciale Uiltucs, a valle di una serie di incontri a livello regionale, che hanno di fatto guidato il sindacato dei lavoratori del commercio e affini di casa UIL a voler intraprendere la strada legale per dirimere l’annosa controversia sulle aperture festive dei negozi.
La materia delle aperture domenicali è delicatissima. In Italia i recenti provvedimenti governativi hanno concesso agli esercizi commerciali tutte le aperture domenicali e festive e ampliato gli orari giornalieri, costringendo i dipendenti del settore a turni di lavoro stancanti, che consentono raramente di avere domeniche libere.
La UILTUCS, avendo già espresso parere contrario nella seduta dell’Osservatorio Regionale che ha di fatto approvato tale proroga fino al 31 dicembre del 2012, ha sollecitato l’attuale Assessore Regionale, Dott. Marco Venturi, alla presentazione di un Disegno di Legge che coinvolgesse Governo e parti sociali per una successiva e seria valutazione. Un provvedimento legislativo regionale ove la limitazione delle domeniche lavorate e l’affrancamento delle festività divenisse regola e non deroga.
Tutto ciò –spiega Gulizia- si evince da una sommaria lettura del testo del DL regionale, anticipato in bozza al sindacato, dove emerge anche l’abolizione del riconoscimento dei comuni a prevalente economia turistica, con ciò superando il concetto delle autorizzazioni legate a tale aspetto, e l’indicazione di alcune giornate festive dove non sarà più possibile aprire le attività commerciali, per concludere, infine, con un affidamento ai comuni di tutta l’attività derogatoria. Ma l’attuale condizione politica della Regione Siciliana, abbondantemente impegnata nella campagna elettorale che potrebbe chiamare al voto i cittadini siciliani già in autunno, non lascia assolutamente intravedere la possibilità che il DL possa essere utilmente portato alla discussione e alla successiva approvazione. Ecco perché la UILTUCS, per mezzo del Seg. regionale Pietro
LA Torre, ha pensato di ricorrere al TAR, per bloccare le deroghe imposte dal Governo nazionale e regionale e favorire allo stesso tempo l’apertura di una discussione con le parti sociali per addivenire ad un accordo e condividere altresì un testo da presentare al parlamento regionale. La deroga – conclude Gulizia- ha illuso la collettività di una presunta utilità per favorire occupazione e commercio. Nei fatti ha solo decretato orari di lavoro sempre più impraticabili ed impegnativi per i lavoratori, soprattutto donne, del settore. Sarà adesso il TAR a decidere sulla legittimità di una regola imposta e non condivisa.

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