LE FIBRILLAZIONI DEI PARTITI E DEI LORO UOMINI ALLA RICERCA DEL NON CAMBIAMENTO. La riflessione di Ballarò

Probabilmente è conseguente alla confusione che regna sovrana in tutti i partiti o forse alla smania di sapere prima possibile quali alleanze sarà possibile realizzare e quali no per poter prevalere sul rivale, sta di fatto che la campagna elettorale è iniziata in forte anticipo rispetto alle precedenti consultazioni.
Già da giorni, e siamo ancora ad un anno dalle prossime amministrative, sono cominciati i corteggiamenti tra le diverse formazioni politiche, prove di possibili innamoramenti che dovranno dare la misura delle probabilità di successo d’un raggruppamento di partiti rispetto all’opposto schieramento sempre rigorosamente raggruppato, ma non per identità ideologiche o condivisione di programmi, bensì guardando alla vittoria.
Come se i cittadini per anni avessero gridato nel deserto, dove nessuno sente, che la politica ha necessità di cambiare, che non può ulteriormente essere concepita alla maniera di sempre e che s’impone, per la riconquista d’una certa credibilità, un sostanziale inserimento di volti e menti nuove che sappiano davvero coniugare il ruolo al quale si candidano con le esigenze dei cittadini.
Chi comincia ad aprire le danze ? I soliti volti, con le stesse concezioni di sempre, magari cambiando alleato, ma gli stessi !
Se tanto fermento in così largo anticipo deve servire, come sembra, a riproporci la minestra che ci viene preparata da sempre, ha senso tanta fibrillazione perché nulla cambi concretamente ?
Poi magari, quando arriverà il momento del voto, si stupiranno che la metà dei cittadini è andata al mare piuttosto che a votare.
Non sarebbe più saggio che qualcuno cominciasse a farsi da parte, considerato che se non lo fa per scelta, saranno gli altri ad escluderlo ?
Non sarebbe più giusto che si cominciasse da parte di questi soggetti politici a mostrare la reale disponibilità a recepire i messaggi che vengono dall’elettorato ?
O ancora una volta, noi cittadini, dopo aver piagnucolato per anni, consentiremo l’elezione dei soliti noti per riprendere il giorno dopo a lamentarci della loro ignavia, incapacità, arroganza ?
Dalla partenza, tutto lascia presagire che nulla cambierà, perché in cuor loro sanno che il popolo si lamenta, si dice insoddisfatto, ma alla fine si lascia mettere in rete !

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