Ragusa, Giovani Democratici: Frasca: “Nessun atto ufficiale in Comune. E se fosse solo frutto di propaganda?”

La vicenda sollevata dal segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, e rimarcata dai Giovani Democratici di Ragusa, riguardante l’accordo del sindaco Dipasquale con il ministro tunisino in relazione all’agricoltura, merita di essere analizzata con attenzione. E’ Nanny Frasca, componente del Pd e dei Giovani Democratici, a spiegare il perché. “Ho atteso molti giorni – dice – che venisse pubblicato qualche atto ufficiale della Giunta in merito a questa vicenda, per potere finalmente capire quale il tenore dell’accordo siglato dal sindaco, anche alla luce delle versioni diverse fornite nelle varie interviste e nelle comunicazioni alla stampa. Ma purtroppo ancora niente, nessuna delibera, nessuna determina è uscita dal nostro Comune. Tanto rumore, grandi risultati annunciati, sviluppo e progresso assicurato per il nostro territorio in maniera così eclatante e neanche un atto ufficiale, o meglio reale? Il nostro sindaco vuole salvare l’agricoltura con una bella parata in Comune? Dobbiamo per caso pensare che è l’ennesimo atto della stessa formula propagandistica che ci propinano da diversi anni? O, cosa forse ancora più grave, soltanto dopo si sono accorti che un tipo di accordo di questo tipo non è realizzabile tecnicamente?”.
“Nelle varie foto pubblicate – continua Frasca – si può notare oltre al ministro tunisino e al sindaco, il “fedele” capo di gabinetto (scelto proprio dal primo cittadino) dott. Salerno, ma mancava il garante di circostanze simili e cioè il segretario generale del Comune dott. Buscema, colui il quale, cioè, in via ufficiale si occupa degli atti vincolanti per l’ente. Addirittura qualcuno dei soggetti istituzionali più vicini al sindaco, cioè il presidente del Consiglio comunale Di Noia, in aula ha detto che l’atto prodotto è un “memorandum”. Sicuramente Di Noia sa perfettamente cos’è un memorandum. Ma noi lo ricordiamo a beneficio di chi non lo rammenta: è nient’altro che un patto tra gentiluomini e non ha il potere di un contratto”.
“Spero di sbagliarmi nel porre tutti questi interrogativi – afferma ancora Frasca – spero che anche Di Noia si sbagli e spero che arrivi subito una delibera o una determina che ufficializzi l’accordo. Così tutti possiamo capire finalmente che cosa il nostro Comune ha siglato con una nazione intera. Sempre nella speranza che non siamo stati presi per l’ennesima volta in giro e che non siamo rimasti vittime, ancora una volta, di un disegno utile solo a chi lo mette in atto per i suoi interessi personali e propagandistici”.

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