Abuso d’ufficio. Rinvio a giudizio per dirigente del Comune di Pozzallo

Si prende il rinvio a giudizio dal Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, un dirigente del Comune di Pozzallo. Accogliendo la richiesta del pubblico ministero, Francesco Puleio, il magistrato ha mandato al giudizio dei giudici del dibattimento in sessione collegiale Giovanni Modica, 67 anni, pozzallese. Sarà processato il prossimo 28 novembre . L’uomo risponde di abuso d’ufficio perché, nella qualità di dirigente del Servizio Contratti del Comune di Pozzallo e, quindi, quale pubblico ufficiale, nello svolgimento delle proprie funzioni, in violazione della Costituzione sull’imparzialità e buon andamento della Pubblica amministrazione, in ordine al divieto di ingiustificate preferenze o favoritismi, circa il bando di asta pubblica per l’alienazione di suolo edificabile, di Contrada di Raganzino con la quale era imposto all’aggiudicatario di corrispondere il prezzo di acquisto dell’immobile, in unica soluzione, entro dieci giorni antecedenti la stipula del contratto di compravendita, prevedendosi, in caso contrario, la revoca dell’aggiudicazione ed il conseguente incameramento della cauzione da parte dell’amministrazione, in assenza di validi e giustificati motivi, avrebbe omesso la stipula del contratto di compravendita alla data del 20 gennaio 2009 e, comunque, si determinava a procrastinarla oltre i termini previsti dal bando di gara. Il rogito sarebbe stato redatto nonostante la società Kagis Costruzioni S.r.l., aggiudicataria della gara, avesse omesso il pagamento del prezzo di acquisto di 270 Mila euro da versare in unica soluzione entro il 5 dicembre 2008 (la società esegui’ un versamento in acconto di 20 Mila euro con bonifico bancario il 30 gennaio 2009, oltre i dieci giorni previsti). Avrebbe in tal modo procurato intenzionalmente alla Kagis Costruzioni S.r.l. un ingiusto vantaggio patrimoniale, consistito nella mancata revoca dell’aggiudicazione della gara con conseguente perdita della cauzione versata pari a 23.340 euro, nonché arrecando un ingiusto danno sia al comune di Pozzallo che ad Antonio Pisana, quale secondo in graduatoria.

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