L’OSSERVAZIONE DAL BASSO……… DI DIRETTORE. CULTURA A MODICA: A PROPOSITO DEGLI “ANNI BUI” DEL CONSULENTE DEL SINDACO BUSCEMA

Dal volume: Modica in un trentennio. Percorsi di storia di una città in cammino 1980-2010

<… Nei suoi primi quattro anni di amministrazione Ruta…. In città cominciava a registrarsi un nuovo risveglio culturale , grazie ad un evento che segnò la sua sindacatura: la celebrazione del VII Centenario della fondazione della Contea di Modica(…) L’evento fece giungere a Modica alte personalità dello Stato, docenti universitari, ricercatori, che si alternarono con relazioni scientifiche in una serie di convegni finalizzati a studiare i percorsi storici di fondazione della Contea di Modica. Animatore dell’evento, insieme all’assessore in carica Giorgio Sparacino, fu Giuseppe Barone, docente di storia contemporanea nell’Università di Catania , che riuscì anche a portare in città insigni studiosi, fra i quali Henri Bresc dell’Università parigina de Nanterre, Henar Pizarro Llorente e Manuel Rivero Rodrìguez dell’Università di Madrid.(…)

Alla celebrazione del Centenario della Contea si accompagnarono tante altre iniziative culturali: la realizzazione di opuscoli sulla Contea, iniziative scolastiche, concerti tematici con musiche medievali e barocche, nonché iniziative di richiamo turistico e folklorico come la Giostra dei Chiaramente, finalizzata a far riscoprire le tradizioni della Contea.(…)
Il risveglio culturale a Modica cresceva anche grazie ad iniziative di valenza turistica, come l’avvio della pratica per l’inserimento di Modica tra i beni dell’UNESCO e nelle guide turistiche del Touring Club Italiano.(…) Verso la fine degli anni ’90 la città si riappropriava di un Ente di grande valenza culturale che, coerentemente ai propri originari intenti, cominciava a promuovere varie iniziative culturali, volte, con corsi di studio organici guidati da Docenti fra i più qualificati nei rispettivi ambiti, ad una conoscenza -costantemente documentata – del territorio

sud-orientale della Sicilia, con particolare riferimento a quello già della Contea di Modica, poi Circondario della medesima e dal 1927 Provincia di Ragusa. L’ambito di studio si volgeva anche ai Comuni montani, in considerazione del comune retaggio culturale.
A partire dal Terzo Millennio la politica culturale dell’Ente Autonomo ‘Liceo Convitto’ cominciava, in pratica, ad incidere con maggiore efficacia sulla vita della città, riuscendo a promuovere un confronto fra posizioni culturali diverse ed interetniche, a tenere vivo il dialogo tra la cultura locale e i movimenti culturali della città, a dare vita a seminari di studi, ad avviare ricerche di storia locale valorizzando l’Archivio di Stato ospitato nei propri locali, ad sostenere attività scolastiche, manifestazioni ed esposizioni di carattere artistico, e a realizzare convegni di studio di carattere cittadino, provinciale, regionale, nazionale, europeo con intenti propositivi ed operativi.
Dal 1997 ad oggi, nell’Ente Liceo Convitto si sono svolti – e si vanno svolgendo – corsi, ciascuno con svolgimento pluriennale, di Storia dell’Arte. di Archeologia,.di Botanica, di Storia della Chiesa,.oltre ad occasionali corsi di Paleografia. Ai predetti corsi si è aggiunta la Scuola Triennale di Studi Cinematografici e Televisivi. che ha visto la frequenza di circa 1400 Partecipanti.
Momento decisivo della vita dell’Ente è divenuta, a partire dalla nuova gestione del consiglio di amministrazione, la pubblicazione di quaderni annuali di Studi storici – Archivum Historicum Mothycense.-, pervenuti al 14° numero (2008).(…)
Nel campo dei beni culturali la città, grazie all’azione costante dell’assessore Giorgio Cavallo, figura di spicco nel quadro della cultura modicana e noto anche per le sue pubblicazioni di interesse storico sulla città, faceva registrare un’attenzione progettuale finalizzata al recupero e alla riqualificazione di vari edifici, tra i quali il “Castello dei Conti”, Le “Grotte Vestite”, “Palazzo Polara”, “Palazzo Moncada”, “Palazzo delle Benedettine” , “Palazzo della Cultura”, “I Santoni del Duomo di San Pietro”, “l’ex Chiesa di San Francesco alla Cava” e il Teatro Garibaldi. .Ruolo centrale in questo quadro di valorizzazione dei beni culturali avevano il Museo civico Belgiorno e varie attività culturali e formative, nonché iniziative letterarie, convegni, seminari di studio con cui si evidenziava che la vivacità culturale di una città sensibile al valore della propria storia e cultura.
Fra le manifestazioni più significative che vivacizzavano il tessuto culturale modicano vi erano, nel 2005, la mostra “La Brigata che lieve m’accompagna” – Artisti intorno a Quasimodo”, promossa dalla Soprintendenza ai BB.CC. di Ragusa, inaugurata il 5 gennaio e prolungata fino al 5 febbraio 2005. In occasione di tale evento, in data 10 Gennaio 2005 si tenne, presso l’Istituto Alberghiero, un incontro degli studenti con il prof. Origlia dell’Università degli Studi di Stoccolma, grande conoscitore delle vicende umane e letterarie di Salvatore Quasimodo. Altri eventi di rilievo di cui la città fruiva: la mostra del Maestro Piero Guccione, allestita presso il Palazzo della Cultura; il convegno finalizzato alla rivalutazione del Maestro Pietro Floridia, che portava a Modica il dott. Frank Susino, italo-americano residente negli Stati Uniti d’America, studioso e biografo dell’illustre musicista modicano; il “Festival della Letteratura del Mediterraneo Sabir”, organizzato dal Ministero degli Esteri e dall’Assessorato Regionale al Turismo, con la compartecipazione della Facoltà di Lingue dell’Università di Catania e dei Comuni di Modica, Scicli e Ragusa.
Nell’ambito dell’evento, arricchito dall’intervento di scrittori di fama internazionale, nei giorni 25 e 26 Giugno 2005, presso il Teatro Garibaldi, si esibivano in concerto il Duo Cannizzaro-Rosa e il musicista palestinese Simon Shaheen.
Particolare risonanza nella vita culturale della città faceva registrare ancora il progetto “Le Vie del Medioevo” , nato con l’obiettivo di istituire e valorizzare il circuito regionale dei castelli e dei borghi medioevali siciliani. Modica, insieme ad altri comuni delle nove province siciliane (Caltabellotta, Castelbuono, Cefalù, Geraci Siculo, Montalbano Elicona, Mussumeli, Noto, Paternò, Sperlinga), si trovò protagonista di un evento , finanziato tramite la Misura 2.02 del POR Sicilia, che determinava un circuito culturale siciliano animato oltre che dai singoli comuni, dalle Università siciliane, da gruppi di studio e scuole.
Con l’inserimento in questo progetto, a Modica fu offerta la possibilità di portare all’esterno i propri borghi di tipo medievale, di essere inserita nella programmazione e promozione unitaria e integrata del sistema di sviluppo turistico e culturale dei territori facenti capo agli enti locali partecipanti, nonché di entrare nella rete di tutte le manifestazioni medioevali siciliane, testimoniando la sua identità culturale e promuovendo i suoi prodotti tipici sui territori aderenti al circuito… >>

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