Ascolta la sentenza e va in sincope. Pozzallese salvato da un avvocato e da un’avventrice

Il Gup del Tribunale di Modica, su richiesta del pubblico ministero, aveva archiviato il caso escludendo che l’imputato fosse responsabile di una tentata truffa e aveva deciso di restituire gli atti al piemme per procedere contro i due accusatori qualora si ravvisassero gli estremi per la calunnia come nei fatti è stato. I due pozzallesi sono comparsi davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, difesi dall’avvocato Salvo Maltese. Pietro D. è stato condannato a due anni di reclusione e al risarcimento danni in favore della costituita parte civile attraverso l’avvocato Galazzo. Assolta Gaetana C. perchè il fatto non costituisce reato. Secondo l’accusa, i due imputati avevano acquistato un esercizio commerciale a Pozzallo ma, durante le operazioni di inventariato, avrebbero accertato che buona parte della merce era sequestrata. Per questo avevano denunciato il venditore ma l’azione per loro è stata come un boomerang. Chiuso il procedimento, sarà stata l’emozione o la tensione, ma la parte offesa, al termine dell’udienza mentre lasciava il tribunale in compagnia del suo legale di fiducia, è stata colta da malore tant’è che si è accasciata a terra all’ingresso del Tribunale. Per salvare la vita al poveretto, è stato provvidenziale l’intervento di due donne, l’avvocato Simona Pitino e Rita Trovato, e che resisi conto di quanto stava accadendo, si sono prodigate per praticare il massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. L’uomo è stato trasportato al vicino ospedale Maggiore dove è stato accertato che era stato colto da una sincope.

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