Morì una donna in incidente a Cava Ispica. Modica, i figli e i genitori si costituiscono parti civili

Si sono costituite parti civili tutti i parenti di primo grado della vittima. Questa la fase iniziale del processo che ha già segnato l’assoluzione, decisa dal Gup per Emanuele Cicero Santalena, 40 anni, marito di Concetta Savarino, la donna modicana di 36 anni, vittima dell’incidente stradale verificatosi il due dicembre del 2008 a Cava Ispica, qualche decina di metri dopo il bivio per Rosolini. L’uomo era stato processato con l’abbreviato. Davanti al giudice monocratico, Antongiulio Maggiore, è adesso imputato Giorgio Solarino, 36 anni, difeso dall’avvocato Salvo Maltese, proprietario del trattore in sosta a i bordi della strada contro il quale impattò l’auto sulla quale la donna viaggiava. E’ accusato di omicidio colposo. Attraverso l’avvocato Carmelo Vicari si sono costituiti il madre, la madre e i fratelli della vittima, mentre con l’avvocato Dario Venniro, si è costituito il marito nella qualità di genitore. Il processo è andato al 28 gennaio. La sera del due dicembre 2008 l’auto condotta da Cicero Santalena andò a schiantarsi contro un trattore guasto, posteggiato ai bordi della carreggiata. Concetta Savarino morì qualche giorno dopo l’incidente, per le gravi ferite riportate, all’Ospedale Maggiore. La donna era sul lato passeggero dell’autovettura Audi A 4. Il marito era rimasto miracolosamente illeso, riportando solo qualche contusione. La Procura della Repubblica aveva nominato un consulente tecnico d’ufficio che aveva stabilito in 60 kmh la velocità tenuta dal veicolo mentre il consulente di parte aveva, invece, sostenuto che andasse a 120 kmh.

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