Assenteismo al poliambulatorio Asp di Modica. Altre 36 richieste di rinvio a giudizio

Altre trentasei richieste di rinvio a giudizio sono state avanzate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale nei confronti di altrettanti dipendenti dell’Asp Ragusa, in servizio al Poliambulatorio di Modica, chiamati a rispondere dell’accusa di assenteismo davanti al Giudice per le Udienze preliminari che in termini giudiziari equivale alla truffa aggravata. A seguito della conclusione delle indagini del secondo filone d’inchiesta a seguito degli accertamenti effettuati dalla polizia e culminati con il blitz del mese di maggio del 2010 nella sede di Via Aldo Moro, il cosiddetto Palazzo di Vetro, la magistratura ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti i dipendenti coinvolti tra medici, infermieri ed operatori vari che saranno processati il prossimo 29 novembre. Nel primo troncone, come si ricorderà gli indagati sono sei e saranno processati il cinque ottobre prossimo. Complessivamente, dunque, sono quarantadue le persone coinvolte nell’operazione anti assenteismo. Nel primo faldone sono indagate le tre persone che furono arrestate e, successivamente, rimesse in libertà(un medico e due infermiere)e altrettante che non furono raggiunte dal provvedimento restrittivo. In questa seconda trance figurano anche le cinque persone nei confronti delle qual il Giudice per le Indagini Preliminari, Sandra Levanti, su richiesta della Procura della Repubblica, all’epoca dispose il provvedimento afflittivo della sospensione dal posto di lavoro per due mesi, atto che fu poi rigettato dal Tribunale del Riesame di Catania. Diverse altre persone, in principio indagate, sono state prosciolte in quanto avevano dimostrato come durante gli orari di servizio avessero contatti con la direzione sanitaria o con alcune strutture del dirimpettaio Ospedale Maggiore per cui lasciavano spesso il loro ufficio al Palazzo di Vetro per raggiungere l’altra sede, sempre per motivi di lavoro, per cui non ci sarebbe un’interruzione tale da dovere rendicontarla attraverso la strisciatura del badge dall’apposito impianto sul quale per settimane la polizia avevano puntato una telecamera.

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