ALTRA TEGOLA SUL CAPO DELLE IMPRESE DELLA NOSTRA PROVINCIA IGNAZIO NICOSIA DENUNCIA: “RIDOTTO DI OLTRE LA META’ IL FINANZIAMENTO PER I CONTRIBUTI IN CONTO INTERESSE. L’ECONOMIA LOCALE PRESA ANCORA UNA VOLTA IN GIRO”

“Una presa in giro? Pubblicità ingannevole? L’ennesima trovata per fare gridare alla disperazione le imprese già indebitate sino al collo?”. Sono gli interrogativi che Ignazio Nicosia, già consigliere provinciale, si pone con riferimento ad una vicenda che gli è stata segnalata da parecchi piccoli e medi imprenditori della città di Vittoria. “Il rimborso conto interessi alle imprese che hanno richiesto contributi attraverso i consorzi fidi – dichiara – è stato tagliato di oltre il cinquanta per cento. In pratica, con riferimento all’annualità 2008, alle imprese, che attendevano il sessanta per cento del contributo, arriverà appena il 28% mentre, al momento della sottoscrizione del finanziamento, era stato promesso tutt’altro. Un’ulteriore beffa per quelle realtà che rappresentano il substrato produttivo del nostro territorio le quali, giorno dopo giorno, si confrontano con una situazione a dir poco disperata. Ma di chi è la colpa? Chi si assume la responsabilità di un simile ammanco? Perché i patti non sono stati rispettati? Premesso che credo assolutamente nella buona fede dei consorzi fidi, ritengo che, ancora una volta, ci sia da prendersela con il Governo regionale che non tiene in alcun conto le esigenze degli operatori economici”. Nel Ragusano, Nicosia afferma che questo “scherzetto” ha creato un certo imbarazzo a centinaia di attività che avevano deciso di accedere al credito attraverso i consorzi fidi. “Questo significa una perdita economica – aggiunge – per centinaia di migliaia di euro, un altro duro colpo inferto agli interessi, è proprio il caso di dirlo, e all’economia di questa provincia. Rimaniamo d’accordo su un fatto. Questo Governo regionale ha ormai abbondantemente fatto il suo tempo. Ed è opportuno che, in un modo o nell’altro, vada a casa, ridando un barlume di speranza alla nostra terra”.

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