Incidente sul lavoro con prognosi riservata. Modica, imprenditori condannati

Il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Antongiulio Maggiore, ha condannato due imprenditori edili modicani. Giorgio Z. e Giorgio S., 37 e 38 anni, legali rappresentanti di un’impresa, difesi dall’avvocato Gabriella Olivieri, sono stati condannati per lesioni personali gravi. Il 21 novembre del 2008, un loro operaio, Giuseppe M.T. rimase gravemente ferito mentre lavorava all’interno di un loro cantiere. Secondo l’accusa, gli era stato affidato il montaggio di un ponte su cavalletto, senza avere proceduto ad una verifica sull’idoneità dell’impalcatura che aveva un piano di calpestìo di circa cinquanta centimetri, dunque non rispondente alla norma poiché dovrebbe essere almeno di 90 centimetri e le tavole che lo costituiscono dovrebbero risultare ben accostate tra loro e dovrebbero essere fissati ai cavalletti d’appoggio. Nei fatti l’operaio, durante queste opere, perse il controllo e precipitò al suolo riportando un trauma cranico con frattura della base cranica. Fu ricoverato in prognosi riservata. Secondo il pubblico ministero, i due imputati prima di intraprendere lavori di demolizione o di manutenzione, avrebbero dovuto adottare ogni misura necessaria volta ad individuare la presenza di materiali a potenziale contenuto di amianto visto che fu rinvenuta una canna fumaria composta proprio da amianto. L’operaio si era costituito parte civile attraverso l’avvocato Salvo Maltese. Il giudice ha condannato gli imprenditori a 1300 euro di multa ciascuno oltre al pagamento delle spese processuali, al risarcimento danni alla parte civile da liquidare in separata sede, nonché alla refusione delle spese processuali sostenute dall’operaio, liquidati in 1500 euro. I due sono stati, invece, assolti perchè il fatto non sussiste dall’accusa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.