Resto dell’idea che la politica non possa rinunciare ai partiti così come sono indicati dalla nostra Costituzione, che all’art. 49 afferma: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente per concorrere con metodo democratico e determinare la politica nazionale”. Se a livello locale movimenti, gruppi e liste civiche sono anch’essi strumenti di democrazia partecipativa, è altresì vero che quando ci spostiamo sul piano regionale e nazionale non si possa prescindere dai partiti tradizionalmente intesi. Un vero partito non è però una aggregazione elettorale di persone che hanno come obiettivo la sola contestazione sociale; un partito necessita di organismi statutari, di regole, di progetti, di risorse anche economiche. L’invito che ci permettiamo di rivolgere a tutti i partiti esistenti a Modica ai fini di un loro rinnovamento, nonché a quelli che intendono nascere, è quello di tener presenti tre connotazioni essenziali che costituiscono l’identità di un vero partito o movimento politico: l’immagine, le idee, il radicamento nel territorio.
1.L’IMMAGINE. L’immagine di un partito che vuole fare sul serio non può che essere quella di un partito democratico e popolare; di un partito moderno, aperto, che sappia interpretare in modo nuovo i fenomeni della società modicana e le spinte autonomistiche dei cittadini e dei gruppi; di un partito che sa innovare rispettando le tradizioni, i valori morali e religiosi del nostro popolo, e che sa, altresì, esaltare il volontariato politico e la partecipazione del cittadino anche se non aderente.
2.LE IDEE. Un partito prima di guardare alla forza dei numeri deve guardare alla forza delle idee, perché “dalle” idee e “con” le idee nascono i consensi e si determina l’azione concreta del partito. Riteniamo che debbano essere almeno tre le “idee di fondo” animatrici del cammino di un gruppo politico:
a)l’idea della politica come servizio: un uomo politico, un partito valgono per il servizio che sono in grado di rendere alla collettività, non per quei pochi favori che riescono a fare; il servizio deve essere l’anima della politica ed è con questo atteggiamento che bisogna dimostrare che si scende in campo;
b)l’idea della politica come partecipazione e luogo democratico di confronto. A questo riguardo, notiamo che c’è a Modica poca collegialità nelle partecipazione politica, che sono diminuiti gli spazi di riflessione e di confronto dialettico all’interno dei partiti e tra i partiti e le associazioni, le forze sindacali, sociali, produttive, imprenditoriali culturali e di volontariato. Uno spirito di rinnovamento potrà risultare credibile se i partiti si mostreranno capaci di riattivare “spazi di riflessione” politica per i cittadini, per le associazioni, cercando di aggregare non solo attorno ai bisogni delle persone, ma soprattutto sulle “ragioni” di un impegno politico per Modica che accenda ed utilizzi l’intelligenza e la libertà di pensiero;
c)l’idea della politica come “ricerca” di soluzioni ai problemi della città. Sicuramente oggi è difficile governare un comune come Modica con debiti che vengono da lontano e che l’attuale Amministrazione, pur con tutta la sua buona volontà, non è riuscita a fronteggiare adeguatamente, per cui crediamo che occorre dialogo, concertazione, mediazione e spirito di umiltà per aggredire i problemi e dare risposte ai cittadini.
3. IL RADICAMENTO NEL TERRITORIO. Il radicamento nel territorio non può non essere che la terza connotazione fondamentale di un partito che vuole rinnovarsi per impegnarsi a ricreare i collegamenti con il mondo del lavoro, con la cultura, con i giovani, con le varie articolazioni del territorio modicano.
Essere radicati nel territorio dovrà significare attenzione ai problemi della gente lì dove vive e ai quartieri; avvicinamento della città al Palazzo della politica; capacità di cogliere le domande dei cittadini, delle associazioni, dei quartieri e delle fasce più deboli della popolazione modicana.
Invitiamo tutti i partiti e i gruppi e movimenti che vogliono fare politica a riavvicinarsi a tutti i modicani, a dare spazio a chi vuole scommettersi e a mostrare uno”stile politico nuovo”: oggi non interessano la polemica, il litigio e lo scontro fine a se stessi. Serve un rapporto di dialogo nella diversità e nel rispetto delle posizioni; serve un rapporto di chiarezza e di franchezza, di onestà intellettuale nella interpretazione dei problemi della città.
Servono partiti credibili e decisi a cambiare per una politica fondata su scelte chiare e responsabili: se la politica è , da una parte, trattativa, compromesso, ricerca di equilibri e di interessi, questo non può eludere un fatto primario , e cioè che la politica è anche idealità, coraggio, voglia di fare, progettualità, desiderio di riscatto della gente dalla sua condizione di malessere e, spesso, di miseria, povertà ed emarginazione; è segnare il cammino di una città nelle sue vicende umane, sociali, storiche, politiche, culturali ed etiche.
A questa politica bisogna guardare e per questa politica bisogna essere disposti ad impegnarsi, con la consapevolezza che essa è sostanzialmente un “camminare insieme” non nell’uniformità ma nella diversità; un cammino, quindi, fatto anche di sana dialettica, di convergenze e di contrasti, di posizioni anche contrapposte e di polemiche, di concorrenza e di ricerca del consenso. Tutto ciò non deve però scoraggiare, ma deve spingere a trovare le linee comuni per la costruzionw di progetti finalizzati al bene di Modica.