Accoltella due polacchi. Cavalleria rusticana in Via Risorgimento. Modica, condannato operaio comunale

Operaio comunale condannato e non ottiene nemmeno la sospensione della pena per via dei suoi precedenti. Sei mesi e quindici giorni di reclusione è stata la pena che il giudice monocratico del Tribunale, Antongiulio Maggiore, ha inflitto a un dipendente comunale, R.S., 47 anni, il quale dovrà risarcire le due parti offese di una somma che sarà quantificata in separata sede ma dovrà pagare una provvisionale di mille euro complessivi. L’uomo era stato denunciato alla Procura della Repubblica per lesioni personali aggravate dopo essersi reso protagonista di una vicenda da cavalleria rusticana, con tanto di accoltellamento nei confronti di due cittadini polacchi, residenti a Modica in Via Risorgimento. L’imputato era accusato anche di porto di coltello di genere vietato. La vicenda risale al 2008. Alla base della rissa ci sono motivi di carattere passionale. Il modicano avrebbe avuto uno scatto di gelosia ipotizzando che i due polacchi importunassero una badante loro connazionale, con la quale pare intrattenesse una relazione sentimentale. Il quarantasettenne si era recato di sera a casa dei due. Qui il tentativo di chiarimento non sarebbe andato a buon fine, tant’è che si era generata la rissa fino a quando sarebbe saltato fuori il coltello con il quale l’operaio municipale aveva colpito gli avversari, uno al petto ed un altro alla gola. Le ferite non furono profonde per pura fatalità. Quando la rissa fu sedata, i tre furono accompagnati all’Ospedale Maggiore dove, successivamente, furono dimessi. Sembra che l’uomo avesse altre volte manifestato intolleranza nei confronti delle due vittime che, comunque, prima di farsi medicare avevano avuto il tempo di rispondere fisicamente all’atteggiamento violento dell’operaio, provocandogli ferite ed ematomi vari, soprattutto al volto. I due polacchi si sono costituiti parti civili nel corso del processo dibattimentale attraverso l’avvocato Marco Manilla. Il pubblico ministero, Diana Iemmolo, aveva chiesto la condanna a otto mesi di reclusione.

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