PIU’ BEVIAMO, MENO PROBLEMI. La rubrica medica del dottore Federico Mavilla

Quando arriva l’estate, uno dei frequenti problemi che sorgono soprattutto negli anziani è la disidratazione. E’ molto importante garantire all’organismo il giusto apporto di acqua e liquidi, per cui, durante l’estate, è necessario introdurre nell’organismo almeno due litri e mezzo di acqua al giorno, la metà dei quali assunta attraverso i cibi e l’altra metà attraverso i liquidi. Frutta, latte, verdura, gelati, yogurt e altri alimenti sono ricchissimi di acqua, ma non bisogna dimenticare di bere tra gli 8 e i 10 bicchieri d’acqua al giorno.
Spesso, però, si bevono bevande zuccherate o gassate, che apportano acqua ma anche un’elevata quantità di calorie e in certi casi, come il tè o il caffè, hanno, anzi, un effetto diuretico. L’ideale, quindi, soprattutto durante l’estate, è bere acqua semplice, magari suddividendo idealmente la giornata in 4 fasi, in ciascuna delle quali bisogna bere almeno due bicchieri d’acqua: dal risveglio a metà mattina; da metà mattina a ora di pranzo; da pranzo a metà pomeriggio; da metà pomeriggio a cena.
L’acqua gioca un ruolo determinante non solo per il cervello, l’apparato respiratorio e la funzionalità renale, ma per il benessere dell’intero organismo, infatti disintossica, depura, combatte la stitichezza, idrata i tessuti e lubrifica le articolazioni.
Sappiate che già una lieve disidratazione influenza negativamente energia e umore, infatti nelle giovani donne una modesta disidratazione provoca mal di testa, stanchezza, difficoltà di concentrazione e la percezione che i compiti affidati risultano particolarmente impegnativi, invece negli uomini la disidratazione porta a sbalzi d’umore e difficoltà della memoria.
E’ quindi importante bere prima di avere sete, perché eviteremo cosi l’effetto crescente e spiacevole della diminuizione delle capacità cognitive.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa