Quando non si scrive quello che vogliono gli altri….siamo “giornalai”

Il tre maggio si è svolta la XIX giornata della “libertà di stampa”, proclamata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, per celebrare i principi fondamentali della libertà di espressione e per verificare l’indipendenza e la libertà di espressione dei giornalisti di tutto il mondo. Anche in Italia, da tempo, si discute sul significato di libertà di stampa e se nel nostro Paese vi sia o no questa libertà, relegati a fanalino di coda in Europa (seguiti solamente dalla Turchia), per il Rapporto dell’Ong “Freedom House”, l’Italia è un Paese solo parzialmente libero. È da qualche settimana che, su alcuni miei articoli di politica (casualmente riguardanti sempre lo stesso partito, mi spiace dirlo, il Partito Democratico della nostra città), ricevo tentativi di censura e limitazione di “espressione e commento giornalistico”: diretti ed indiretti. Per “tentativi di censura e limitazione di espressione e commento giornalistico” intendo due casi ben specifici e circostanziati, che riporto. Il primo riguarda un mio articolo uscito sul Giornale di Sicilia e su questo sito d’informazione, in data 12 giugno. Veniva riportato testualmente, non virgolettato, quindi a mio commento, da fonti che non ho l’obbligo di rivelare, che: I “bene informati” parlano di una “volata” a due, per l’espressione della candidatura modicana alle regionali del Pd: da un lato il sindaco Antonello Buscema, che sarebbe espressione di tutto il partito (ma indeciso sull’accettare), dall’altro il segretario provinciale della Cgil, Giovanni Avola che, invece, parrebbe incontrare alcune resistenze interne. Da qui venni accusato dal Prof. Giancarlo Poidomani, Coordinatore cittadino di Modica del Partito Democratico, di “meschineria”, chiedendo una pubblica smentita alle mie parole. Ricordo che la rettifica, secondo la norma, viene richiesta “su un virgolettato giornalistico o da soggetti che si ritengano offesi” e non su un’opinione personale del giornalista. Nel mio pezzo non penso che vi siano gli estremi perché qualcuno si ritenesse offeso nella propria dignità. Addirittura, secondo la Corte di Strasburgo, i giudici nazionali devono contemperare le libertà e i diritti in gioco e verificare che la rettifica non comprima la libertà di espressione (sentenza n. 43206/07 pubblicata il 3 aprile 2012). Comunque, hanno fatto bene, sia questo sito sia il Giornale di Sicilia, a riportare le parole del Coordinatore del Pd, Poidomani. Il secondo caso accaduto, sempre stranamente con il Partito Democratico di Modica, avvenuto in forma indiretta, è di questi giorni. In data 22 giugno, ancora una volta su questo sito e sulle pagine del Giornale di Sicilia, veniva pubblicato un articolo sulla riunione del coordinamento cittadino del Pd di Modica. Tratto da un comunicato stampa dello stesso partito modicano, dal titolo “COMUNICATO STAMPA: IL PD MODICA CHIEDE AL PD PROVINCIALE UN CONFRONTO URGENTE PER DISCUTERE DI RINNOVAMENTO”, inviato giorno 21 giugno ed a firma di Ezio Castrusini (Responsabile Comunicazione del partito modicano). Il Coordinatore cittadino del Pd, sempre Giancarlo Poidomani, commentava pubblicamente che il comunicato fosse a firma di tutto il Pd e che fosse un errore citare Castrusini. Io ricordavo al Poidomani (e la stessa cosa faceva la redazione ed il moderatore di Rtm) di informarsi bene, prima di chiedere ulteriori rettifiche, in quanto il comunicato non fosse firmato “Pd di Modica” ma appunto da Ezio Castrusini (Responsabile Comunicazione del partito modicano). Non contenti, venivo apostrofato in maniera offensiva ed intimidatoria da Alessandro Cappello, componente del coordinamento cittadino del Pd, dell’assemblea nazionale del Pd, ed appartenente “all’area Poidomani” nel partito modicano, come: “mediocrità di chi mente sapendo di mentire”. Bene, fatta questa premessa, mi chiedo come un Partito che si professi (dal nome e nei fatti) Democratico, possa assumere questi comportamenti nei confronti di chi cerca di fare soltanto il suo lavoro (bene o male, su questo sono assolutamente criticabile), cercando di limitare, come ho spiegato prima, la libertà giornalistica, con interventi ed insulti personali. Mi chiedo, ancora, avendo già intervistato tutti (e forse di più) i responsabili dei partiti, associazioni, movimenti civici di Modica, perché questi problemi nascano soltanto con il Partito Democratico. Spero che, ad attuare tali gravissimi comportamenti, siano soltanto alcuni componenti del partito e, ad esempio, persone come il sindaco Buscema, assessori come Peppe Sammito, Giovanni Spadaro, Nino Frasca Caccia, Anna Maria Sammito, Ezio Castrusini e compagnia, vogliano differenziarsi da queste posizioni. Invito, altresì, a correggermi, gli altri movimenti o partiti, se non ritengano il mio operato assolutamente limpido e professionale (torno a dire, all’interno delle mie capacità, convinto come sono di aver tutto da apprendere dai tanti bravi colleghi che ci sono). Noi cerchiamo di regalare alla città una visione della politica nuova, meno pesante e complessa di quanto già non sia. Leggasi Grillo, sul quale tengo a precisare non esprimo un giudizio personale, ma che oggettivamente usa i Blog per parlare ma non per censurare. E poi mi stranizza, ancora una volta, che sia proprio il Pd che criticava Silvio Berlusconi, ai tempi delle “cacciate” di Santoro, Biagi, Travaglio che intervenga negativamente sulla libertà di stampa. No, sono convinto che Modica abbia “sete” di sapere, cose reali e non tentativi di censura malriusciti. Io non mi farò, certamente, piegare e mi riservo, invece, di ricorrere alle autorità competenti. Ma loro, i Piddini di Modica (o almeno chi non si distinguerà da queste posizioni, rendendole solitarie), sappiano che la città legge e sente, ed è stufa dei soliti “giochetti” politici. Mi scuso con tutti voi per l’attenzione rubatavi ma tanto dovevo per chiarezza. Sempre pronto a ricevere tutte le critiche che meriterò nel rispetto, però, della lealtà nei confronti dei lettori, dei cittadini e delle mie capacità.

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