Reati contro la persona e il patrimonio. Ladro e truffatore seriale arrestato dalla polizia a Modica

Furti, ricettazione, truffa ed uso fraudolento di carte di credito. Tutti reati reiterati contestati ad un’unica persona, arrestata stamattina dagli agenti del Commissariato di Modica, E’ stato arrestato Fabio Macrì, 33 anni, originario di Modica, di fatto residente a Misterbianco. A conclusione delle indagini dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Gaetano Scollo, e coordinate dal Procuratore della Repubblica Francesco Puleio, gli agenti, diretti dal Vice Questore Aggiunto Maria Antonietta Malandrino, hanno eseguito a tre ordinanze di misura cautelare in carcere, emesse dal Gip per svariati.  Le misure sono il risultato delle complesse investigazioni a suo tempo avviate, da cui sono scaturiti tre diversi procedimenti penali. L’ultimo reato Macrì lo avrebbe commesso in danno di S.F. lo scorso 7 dicembre quando si era impossessato della carta di credito e di un assegno bancario dell’amico che li teneva nel portafogli mentre questi faceva la doccia nell’abitazione di Modica dell’arrestato. Il trentatreenne aveva presentato il documento di credito a C. M., titolare di un di rivendita oro di Modica producendo finanche la falsa “Procura Speciale”, a firma apocrifa “F. S.”, riportante timbro rotondo con la scritta di un notaio e il timbro lineare dello studio notarile. Aveva acquistato una collana da donna in oro giallo, due bracciali da donna in oro giallo ed un orologio da uomo “Dolce e Gabbana per complessivi 1.700 euro. Macrì il 20 ottobre 2011 aveva utilizzato un assegno bancario della Banca Agricola Popolare di Ragusa intestato a I.M.G. La quale ne aveva denunciato lo smarrimento qualche giorno dopo ai Carabinieri di Ragusa. Un altro degli assegni della donna, il Macrì lo aveva consegnato all’amico S.F., in segno di risarcimento della somma precedentemente appropriata. Macrì, poi, in altra occasione, dopo avere distratto G.M., dipendente della Banca Intesa – San Paolo di Via Sacro Cuore, nonché sua amica di famiglia, chiedendole informazioni per il rilascio di una carta prepagata “Superflash Mastercard”, si sarebbe impossessato della Carta di Credito intestata alla bancaria che questa aveva lasciato momentaneamente poggiato sul bancone dello sportello dove prestava. Con la carta, come in precedenza, aveva effettuato numerosi acquisti presso gioiellerie ed altri esercizi commerciali, per un ammontare non inferiore a tremila euro, sempre col sistema della procura speciale. Aveva trovato modo anche per trarre in errore P. G., addetto alla cassa, e G.G., direttore della filiale della Banca Intesa San Paolo, al fine di prelevare la somma contante di seimila euro dal conto corrente intestato al padre. In un’altra occasione, in concorso con persona non identificata e presentatasi come C. R., al fine di trarne profitto, dopo avere distratto l’attenzione di D.R.G., in particolare mentre quest’ultimo faceva visionare al sedicente C. R. il piano terra di un suo monolocale di civile abitazione di Ragusa, Macrì si appropriava della somma contante di trecento euro e di un assegno bancario in bianco. La lista dei reati è ancora abbastanza lunga.

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