La segreteria cittadina del Pd di Ragusa: “Le scelte sbagliate del sindaco riconosciute anche dai sindacati di categoria: mercato immobiliare compromesso”

“Sentire affermare dal presidente della Fimaa, la federazione dei mediatori degli agenti immobiliari, che i Peep hanno rovinato il mercato, rappresenta una magra consolazione rispetto agli allarmi che, in tempi non sospetti, il Partito democratico aveva lanciato. Più volte avevamo detto che si trattava di scelte sbagliate. Adesso, abbiamo avuto una conferma definitiva”. Questo il commento della segreteria cittadina del Pd dopo avere preso atto delle riflessioni fatte da Gianni Gulino con riferimento proprio all’attuazione pratica dei Piani di edilizia economica e popolare. “Anche gli addetti ai lavori, hanno dovuto prendere atto, loro malgrado – prosegue la segreteria del Pd di Ragusa – che la dissennata cementificazione voluta dal sindaco e condivisa dalla maggioranza, senza che nessuna coscienza critica si sia levata tra chi sostiene Dipasquale, si è rivelata e si sta rivelando una vera e propria iattura per il capoluogo ibleo. Il mercato immobiliare è alle corde. C’è una sovrabbondanza di alloggi e una offerta che, dunque, supera e di parecchio la domanda. I beni immobiliari dei ragusani hanno perso valore di almeno il trenta per cento. Avremmo voluto che qualcuno, in seno alla maggioranza, potesse diversificare le posizioni rispetto a quello che stava accadendo. E invece, da sei anni a questa parte nulla di tutto questo. Tutti si sono fatti coinvolgere in un errore destinato ad avere gravi conseguenze. E’ davvero un colpo al cuore osservare tutte quelle costruzioni che deturpano il paesaggio agreste della nostra città. Tutte le scelte avrebbero potuto essere discusse con attenzione, coinvolgendo la minoranza, come speriamo accada in futuro. Ma la risolutezza del primo cittadino sta consegnando alla storia una fisionomia cittadina che nulla ha a che vedere con quella che era la necessità di rilanciare le ambizioni edilizie di Ragusa. Rilanciare, non mortificare. Il mercato immobiliare, come dice Gulino, ne sta pagando le conseguenze. Ma tutto questo, tra qualche settimana, al sindaco, non interesserà più. Dipasquale pensa sempre più alla sua personale carriera politica e lascerà naufragare Ragusa. Non basta qualche rotatoria per essere bravi. Servono politiche e progetti in grado di guardare alle generazioni future. La città ha bisogno di una guida sicura, umile e coscienziosa. Una guida che sappia ascoltare le reali esigenze di tutte le fasce della città e non solo, così come ha fatto Dipasquale, quelle di alcune lobbies”.

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