Modica, Fabio Macrì si avvale della facoltà di non rispondere

Ha fatto scena muta davanti al magistrato avvalendosi, dunque, della facoltà di non rispondere il modicano Fabio Macrì, 33 anni,  arrestato dalla polizia e ammesso ai domiciliari, per furti, truffa e ricettazione anche ai danni del padre e del nonno materno. Il giovane ieri mattina è comparso davanti al Gip del Tribunale, Antongiulio Maggiore, assistito dall’avvocato Salvatore Campanella, davanti al quale ha dichiarato di non volere rispondere ad alcuna domanda ma avanzato la richiesta di essere destinato ad un centro specializzato di recupero. Il difensore non intenderebbe nemmeno chiedere la remissione in libertà. Macrì era stato arrestato dopo avere collezionato un rilevante numero di furti, truffe e ricettazioni, per un ammontare di circa trentamila euro. Nei giorni scorsi Macrì era stato raggiunto da tre diverse ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari. Tra gli episodi che gli sono contestati quello dello scorso sette dicembre quando rubò la carta di credito e un assegno bancario a un amico mentre questi faceva la doccia, con i quali aveva fatto acquisti in una gioielleria. Tra le sue vittime, bancari, notai, dei quali utilizzava timbri a loro intestati, un imprenditore immobiliare, il padre, persona molto stimata in città, e il nonno, noto imprenditore locale.

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