Perfettamente consapevole del clamore che sta suscitando la mancanza delle bancarelle per la festività del patrono di Modica, vorrei comunque esprimere anche – a nome del gruppo consiliare PD – l’apprezzamento per la fermezza del sindaco Buscema e dall’Amministrazione comunale a non cedere ai ricatti, a dimostrazione che l’attività amministrativa non risponde a logiche propagandistiche e populiste, a discapito della città.
Non vi è dubbio infatti, dichiara il Capogruppo PD Giorgio Zaccaria, che le bancarelle di San Pietro costituiscano una lunga tradizione per la città di Modica. Ed è proprio per l’importanza che questa tradizione rappresenta per i cittadini che credo sia giusto contribuire a dare un’informazione corretta, giusta e adeguata, senza farsi prendere cioè dalla stessa frenesia di chi, ergendosi quotidianamente a interprete unico dei pensieri e degli umori della cittadinanza, si pone a loro difesa, il più delle volte senza averne nemmeno legittimità.
Già di fronte alle polemiche che erano scaturite l’anno scorso, e proprio di questi tempi, l’amministrazione Buscema si era pronunciata sull’inadeguatezza del Viale Medaglie d’Oro quale allocazione delle bancarelle. Quella via, si disse, non sarebbe stata più presa in considerazione per gli evidenti problemi, oltre che logistici, anche di sicurezza. L’allocazione del Viale Quasimodo è stata scartata non per le ripicche di un’Amministrazione capricciosa ma, al contrario, per dare la possibilità a un numero maggiore di venditori ambulanti di trovare posto e poter lavorare.
La scelta della nuova allocazione – nella parte alta di Corso Umberto – prosegue Zaccaria, andava proprio incontro a questi obiettivi, cercando di conciliare le legittime esigenze di tanti lavoratori che vivono di queste ricorrenze e le altrettanto legittime esigenze dei cittadini che vedono violata la loro quotidianità e la loro sicurezza.
Deve essere chiaro, a questo punto, che le bancarelle di San Pietro quest’anno non ci saranno non perché vietate dall’Amministrazione – la quale (lo ribadisco a scanso di equivoci) ha cercato invece di allargare in numero dei partecipanti – ma perché a rinunciarvi sono stati gli ambulanti stessi, i quali per altro non possono addurre nessuna giustificazione a loro difesa, non avendo nessun dato di riscontro o di comparazione affinché si potesse dedurre la partecipazione o meno dei cittadini alla manifestazione.
Come gruppo consiliare auspichiamo, per l’anno a venire, che si possano trovare altre soluzioni più idonee a soddisfare i vari attori interessati, consapevoli che ciò non può prescindere dalla riduzione del numero degli operatori ma neanche dalla violazione delle norme e delle regole.
Per questo vorremmo infine invitare l’Amministrazione – anche per il danno economico e di immagine che sta scaturendo – di azzerare eventuali graduatorie esistenti per stilarne da subito altre, anche più snelle, che prediligano con apposito regolamento la componete degli operatori commerciali nostrani.