Parte il IX campo di volontariato internazionale a Cava Ispica. Oltre l’archeologia anche il nostro mare sotto osservazione

Prende il via il IX campo di volontariato internazionale a Cava Ispica promosso, anche quest’anno, dall’associazione il “Melograno” di Modica di Legambiente e presentato stamani in conferenza stampa nella sala consiliare di Palazzo San Domenico; il campo coinvolgerà undici volontari di diversa nazionalità (italiani,tedeschi, belgi, bielorussi, russi, coreani e francesi) che saranno impegnati a recuperare e a valorizzare alcuni sentieri del parco archeologico di Cava Ispica: quelli di c.da Finocchiara ( Ipogeo degli Antonii) e quelli di Calicantoni.
Prevista, per i volontari, anche un’esperienza vissuta a mare ( interessato il tratto di costa Marina di Modica- Sampieri)a partire da giovedì 5 luglio grazie alla collaborazione dell’associazione “Mare Vento” che metterà a disposizione delle imbarcazioni a vela per osservare lo stato delle coste in preparazione dell’arrivo di Goletta Verde che effettuerà, presumibilmente a metà mese, due prelievi nelle acque antistanti il litorale modicano.
Giorgio Cavallo, presidente dell’associazione “Il Melograno” ha lanciato una forte denuncia contro quella forma di violenza ambientale a cui è sottoposta una vasta area di Cava Ispica ricettacolo di ogni tipo di rifiuto, compresi quelli pericolosi, che sono stati individuati e rimossi nel corso delle precedenti campagne di volontariato internazionale. Insomma anche nel sito archeologico, tra i più suggestivi della Sicilia orientale, esiste un’emergenza rifiuti.
L’arch. Giorgio Battaglia, direttore del parco di Cava Ispica, ha preso atto di questo stato di cose e porrà la questione nelle opportune sedi rimarcando con soddisfazione l’utilità dei campi di volontariato che offrono la possibilità ai giovani di tutto il mondo, che vi prendono parte, di conoscere il territorio e capire soprattutto la storia e i contesti archeologici del sito.
“Quella dei campi di volontariato nella zona di Cava Ispica si confermano come terreno fertile per accrescere la conoscenza dei giovani volontari ma anche per consentire uno scambio culturale, nel lavoro all’aria aperta, tra studenti provenienti da stati diversi e tra di loro lontanissimi. Un accrescimento collettivo attraverso lo strumento di un incantevole sito archeologico che andrebbe valorizzato in modo adeguato.”
Alla fine del campo sarà promossa, da parte di Legambiente,un’escursione aperta al pubblico dei sentieri ripuliti e valorizzati.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa