Consiglio comunale di Modica, votato a maggioranza il conto consuntivo 2011

Con un voto a maggioranza, il consiglio comunale di Modica ha votato il conto consuntivo 2011. Dopo tre ore e mezzo di dibattito concluso dall’intervento del sindaco Buscema . Presenti diciannove consiglieri, il Presidente del consiglio comunale ha dato lettura della delibera relativa al rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2011. Il disavanzo complessivo di amministrazione alla data del 31 dicembre 2012 è pari a 8.809.302,40 euro. I revisori dei conti sull’atto hanno dato parere favorevole e hanno invitato l’amministrazione a colmare in tempi certi il disavanzo di amministrazione.
L’Assessore al Bilancio Santino Amoroso rileva che la competenza dell’anno va con il segno positivo ovvero la differenza di gestione di competenza (differenza tra riscossioni e pagamenti e differenza tra residui attivi e passivi) con il risultato contabile di competenza dell’esercizio 2011 a 3.408.944,23 euro. L’assessore rileva che dal 2008 na d oggi sono stati pagati quindici milioni di euro di debiti fuori bilancio, onorati con risorse dell’ente e non già con la vendita degli immobili. Rispettato poi il patto di stabilità. Rileva poi che è del 34,66 % l’incidenza tra le spese del personale e la spesa corrente. Migliorata la situazione degli indicatori dell’ente ovvero i parametri che indicano lo stato di salute dei conti. Da sei sono passati a sette quelli positivi sui dieci previsti per la valutazione della criticità. Annuncia la messa in attività a ruolo coattivo dei tributi inevasi che consente all’ente di poter incassare ; peraltro nel 2011 si è registrato un incremento di entrate rispetto all’anno precedente. L’obiettivo rimane quello di concretizzare l’autonomia finanziaria al 70% e la situazione è in continuo miglioramento.
Il presidente dei revisori, nella sua relazione, rileva aspetti positivi sulle entrate proprie dell’ente nel 2011. Rispetto al 2007 è un trend in crescendo si passa da 19 milioni di euro a 35 milioni di euro del 2011. Trend positivo la riscossione delle entrate malgrado la gestione diretta, come è oggi quella del Comune, sarà a regime nel 2012. Persistono criticità che scaturiscono da situazioni di lungo termine. Valuta che le entrate devono aumentare e la spesa contratta. Rimangono i debiti da gestire che provengono dal 2002 e questo condiziona l’attività economica dell’ente. Rimane critica la scopertura bancaria che si trasforma in una forma di finanziamento. Manca nelle casse dell’ente le somme dei residui attivi. Un’altra criticità è il disavanzo di amministrazione anche se la cancellazione di molti residui rende il bilancio più snello; si ritiene che l’alleggerimento del disavanzo va fatto nel prossimo bilancio con le risorse dell’ente. Sarebbe necessaria un’entrata veramente straordinaria.
Il capogruppo del Sel Vito D’Antona non si dichiara ottimista rispetto alle cose dette dall’assessore Amoroso. Un disavanzo che non si riesce e coprire e i debiti fuori bilancio che hanno sottratto risorse; valuta che il conto consuntivo è temerario. Il bilancio 2011 è stato approvato a settembre e con la previsione di incassare sei milioni di euro di ruoli oggetto di evasione e di elusione e questo sappiamo che non sarà possibile nel breve. Una soluzione, insomma, per far quadrare i conti. Aver insistito su questo è dunque un atteggiamento temerario. Ricorda i cinque milioni di euro di credito per il fitto del Tribunale che poi si è stati costretti a cancellare. Rileva che rispetto alla somme di tre milioni di euro relativo ad ICI, iscritta come entrata, pregressa non si è incassato nel 2011 nulla. Secondo una previsione ottimistica si potranno incassare in quattro anni. Stesso discorso per la Tarsu per un valore superiore ai quattro milioni di euro. Qui ci vorranno cinque anni per recuperare la somma. Questo però deve spronare a fare la lotta all’evasione fiscale. Il comune scrive 100 per incassare il 27,50%. Il giudizio si basa sulla capacità di introito dell’ente senza calcolare le entrate di Stato e Regione dei prestiti. Contesta la scelta della destinazione dell’ex palazzo delle Poste. L’informatica ha cambiato la necessità di un’utenza che può regolarizzare tutto via internet. Quello è un immobile da vendere o da affittare. Rileva la riscossione zero dalle antenne di servizio delle compagnie telefoniche; scomparsi i passi carrai e i varchi. Poi i fitti dei locali comunali non vengono onorati da parte dei conduttori. Basta vedere i fitti dei box del mercato ortofrutticolo. Dopo quanto detto annuncia il voto contrario al consuntivo 2011.
Il capogruppo di Territorio Paolo Nigro sottoscrive pienamente quanto dichiarato da D’Antona. La sua analisi decreta il fallimento della politica di risanamento di questa amministrazione. E in atto un’operazione elettorale da parte di questa amministrazione che cerca di dimostrare di recuperare sul debito. Ritiene poi che la vendita degli immobili è una soluzione fattibile solo se questi vengono resi appetibili attraverso le varianti urbanistiche di cui sinora non si è fatto niente. Questa è una strada da percorrere in modo obbligato come la lotta all’evasione e all’elusione fiscale. E’ necessario realizzare entrate straordinarie prima che la legislatura finisca.
Il capogruppo del PD Giorgio Zaccaria ( augura una pronta guarigione al consigliere Giovanni Migliore vittima di un incidente domestico) fa riferimento alla finanza creativa della precedente amministrazione, i contratti della multi servizi. Quindi oggi dall’opposizione non faccia riferimenti di questo tipo. Giudica che l’amministrazione sta operando una politica di risanamento e lo ha fatto in termini di lotta all’evasione che è in atto e che svilupperà i suoi effetti nel medio periodo quando entrerà a regime. L’aumento dell’autonomia finanziaria superiore al 60% è un dato molto indicativo sulle possibilità dell’ente di introitare somme. La diminuzione del disavanzo di amministrazione è un indicatore importante per spiegare il risanamento economico finanziario di questa amministrazione se si pensa che tre anni fa era di circa 21 milioni di euro a fronte degli 8 e 800 mila euro del 2011. Condivide l’azione dell’amministrazione che sta per uscire dalla condizione critica di ente strutturalmente deficitario visto il miglioramento degli indici e invita l’assessore Amoroso a redigere al più presto il bilancio di previsione da portare presto in aula.
Il capogruppo dei Popolari, Salvatore Cannata, rileva che non lo convince l’ottimismo espresso dalla maggioranza sull’azione di risanamento e sulla lotta all’evasione. Invita l’amministrazione ad avere cura al comparto urbanistico, sportello unico fonti di risorse da parte del cittadino dovute al rilascio delle concessioni. Preannuncia il voto contrario.
Il consigliere del PDL Michele D’Urso condivide l’analisi fatta dal consigliere D’Antona. Pone una questione legata alla cassa che è esangue. Ogni giorno arrivano commissari ad acta con centinaia di migliaia di euro da riscuotere. Questo è un Comune povero, sull’orlo del fallimento. Il dato politico è che questo ente non riesce a risollevarsi. In questi quattro anni le cose non sono migliorate. Non basta avere la competenza a posto. E’ necessaria avere contestualmente una cassa efficiente. Questo consuntivo non dimostra il risanamento e il gruppo del PDL non si sente di votarlo. Ritiene necessario di individuare un programma con strumenti adeguati, come esperti economici finanziari, per dare vita ad una vera operazione di risanamento. Il Pdl è pronto a sostenere questa ipotesi.
Il consigliere Giorgio Stracquadanio ritiene inutile l’esercizio di fare riferimento alla precedente amministrazione sui debiti. Propine un consiglio comunale aperto su questo argomento e che possa vedere la partecipazione dei vecchi amministratori. Giudica necessario guardare avanti e affrontare i problemi. Non si è riusciti ad vendere i beni alienabili perché la città è ferma avendo perduto molto in immagine.
Il capogruppo dell’Mpa Silvio Iabichella prende atto dei sacrifici operati dell’amministrazione per fare uscire il comune nello stato in cui si trova. L’impegno è stato continuo e costante nel contesto di una situazione complicata. Dall’analisi della giunta e dei revisori sono emerse delle criticità peraltro già rilevate dalla Corte dei Conti e per le quali l’amministrazione ha fornito delle risposte.
Rimane la criticità della cassa con una scopertura bancaria al massimo da quattro anni. Condivide la lotta all’evasione e all’elusione ma i risultati non sono adeguati in termini di riscossione, come ha fatto rilevare il consigliere D’Antona.Bisogna uscire allo scoperto e coinvolgere il consiglio comunale, i sindacati e le forze sociali per affrontare la crisi economica finanziaria. Necessario adottare in tempi brevi il bilancio di previsione per l’anno in corso.
Il presidente del consiglio comunale Scarso invita l’amministrazione a redigere lo schema di bilancio in tempi stretti.
Il Sindaco chiude il dibattito sul consuntivo 2011 ritenendosi soddisfatto del documento finanziario e contento quando ha letto la relazione dei revisori dei conti. L’intervento del consigliere D’Antona lo ha convinto della bontà del lavoro fatto. Egli ha sorvolato tutti gli aspetti positivi a consuntivo ed enfatizzato quelli negativi. Si è saltato a piè pari il fatti che nel 2011 sono stati pagati quattro milioni e mezzo di euro di debiti fuori bilancio; sul rispetto di patto stabilità, la percentuale del 34% della spesa del personale; ridotti da sette a sei i punti di criticità nella formulazione di un ente strutturalmente deficitario. Il Sindaco rileva che le critiche rivolte dal consigliere D’Antona sono citate in più passi nella relazione del conto consuntivo e quindi l’amministrazione ha la stessa contezza. Ritiene ingiusto paragonare la mancata riscossione dei tributi con la vicenda del fitto del Tribunale. L’amministrazione ha rateizzato il debito tributario dei cittadini e comunque gli introiti nel tempo non sono mai coerenti in termini percentuali. La tendenza è indubbio è positiva. I cespiti comunali non si potevano vendere per la crisi in atto e comunque la vendita non risolve il problema; solo dalla lotta all’evasione è possibile il risanamento visto che poi tutto ciò che si recupera va a regime. La situazione economica finanziaria del comune rimane gravissima malgrado gli sforzi fatti. I tagli, rispetto a quelli fatti, vanno ancora perseguiti e questa amministrazione non ha certo fatto “macelleria sociale”, né sono state aumentate le tasse. Il dato certo che la situazione risente della presenza dei commissari, di altri debiti fuori bilancio. Ma bisogna continuare nella strada intrapresa e sarà dimostrato che quella intrapresa è quella giusta malgrado il cammino rimane lungo e difficile. E come prosciugare un lago.  Si passa alla votazione del rendiconto per l’anno 2011. Presenti ventitre consiglieri il punto viene adottato con tredici favorevoli e dieci contrari. Con tredici voti a favore, nove contrari e un astenuto la delibera viene corredata dalla immediata esecuzione.

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