In questi giorni, i cittadini ispicesi sono stati i destinatari di varie ingiunzioni di pagamento emesse dalla CORIT Riscossioni Locali SpA per conto del Comune di Ispica a fronte di presunti omessi o irregolarità nei pagamenti di TARSU e ICI.
Niente da eccepire sulla forma, ma considerazione diametralmente opposta sulla sostanza!!!!
Il cittadino per potersi difendere contro questi atti, ritenuti ingiusti, dovrà recarsi a Rimini presso la Commissione Tributaria Provinciale, dove ha sede la CORIT Riscossioni Locali Spa.
In mancanza di ricorso o del pagamento la CORIT Riscossioni Locali Spa procederà alla riscossione coattiva con espropriazione forzata senza ulteriore avviso. Questa nuova procedura – dice Pippo Barone di Libertà e Buon Governo – risulta penalizzante per i cittadini di Ispica, ma anche per il Comune, i quali per sostenere le proprie ragioni dovranno recarsi a Rimini.
In sostanza diventa più oneroso difendersi che pagare e paradossalmente sarà più conveniente pagare anche avendo ragione. A questo punto ci domandiamo: si tratta di svista o di una precisa strategia? In entrambi i casi è evidente che l’attuale amministrazione abbia dimenticato per l’ennesima volta che il cittadino dovrebbe stare al centro dell’azione amministrativa e non ai margini come in questo caso.
Sollecitiamo l’Amministrazione Comunale a rivedere tale decisione affinché si possa realmente instaurare un giusto equilibrio tra le richieste dell’Ente e le legittime aspettative difensive del contribuente, decentrando la sede competente di giudizio presso la Commissione Tributaria di Ragusa come ragionevolmente si aspetta il cittadino”.