Soppressione del Tribunale di Modica. Le prime reazioni. “Agire subito per scongiurarla”

Il decreto legislativo, approvato dal Consiglio dei Ministri, ha sancito la soppressione del Tribunale di Modica ed il suo accorpamento con quello di Ragusa. Con questa formulazione, il decreto lopera dei tagli lineari e non tiene in alcun modo in considerazione le peculiarità di alcuni uffici giudiziari come quello di Modica, riconosciute anche dagli stessi funzionari del Ministero della Giustizia. “Un’iniziativa quella del governo Monti – dice l’onorevole Roberto Ammatuna – che, oltre a penalizzare un comprensorio importante, pare non abbia neppure tutti i crismi della formalità giuridica. Per operare in questo campo e sul territorio di una Regione a Statuto speciale, come la Sicilia, deve prima essere acquisito il parere del governatore della Regione, cosa che non è avvenuta. Inoltre, visto che lo Statuto siciliano è equiparato ad una legge costituzionale, la sua modifica deve essere operata con legge di pari rango e non con un semplice decreto legislativo”. Buona parte di questi dubbi valgono anche per la soppressione della Provincia Regionale di Ragusa. “La stessa denominazione dell’ente lascia intendere, infatti – aggiunge Ammatuna – la piena competenza in materia della Regione Siciliana. Senza considerare poi che in Sicilia le Province, di fatto, non esistono più perché sono già state commissariate. “Il percorso del decreto legislativo per fortuna non è completo perché dovrà essere sottoposto al vaglio di entrambe le Camere e speriamo che in quelle sedi possa essere opportunamente emendato”. L’onorevole Nino Minardo, dal canto suo, ritiene che solo dopo avere appreso nello specifico i contenuti del decreto, esprimerà un giudizio sulla vicenda su una questione(come del resto ha voluto fare il presidente del Foro di Modica, Ignazio Galfo) in cui, comunque, emerge la decisione del Governo Monti, che il parlamentare modicano non condivide. “Ci sono territori soprattutto in quest’Isola – dice, in ogni caso – che avrebbero meritato ben altra considerazione di quella mostrata con la cancellazione dei loro presidi giudiziari e perché il Tribunale di Modica per la sua storia e per l’efficienza attuale avrebbe meritato ben altro trattamento. In ogni caso, sarebbe ora poco serio e solo populistico, lasciarsi andare in giudizi anche drastici. Dobbiamo concentrarci sull’ipotesi che lo stesso Ministero ha accettato per la creazione dei Tribunali Riuniti, anche alla luce della decisione di accorpare al tribunale del capoluogo ibleo, anche la struttura giudiziaria di Caltagirone”. Fabio Granata, Vice Coordinatore Nazionale di Futuro e Libertà riconosce il diritto alla tutela del Tribunale di Modica assicurando il massimo impegno del partito nelle commissioni parlamentari, visto che il percorso legislativo del decreto non è ancora del tutto completo, al fine di difendere il Tribunale di Modica. “Abbiamo già avanzato – dice – le nostre resistenze su quello che sarà il percorso parlamentare Non si tratta solo di salvare un presidio giudiziario di difesa e tutela della legalità, ma significherebbe annullare fattori geografici ed orografici, tali da rendere ancor più disagevole la vita delle popolazioni in zone già segnate da profondi e non più accettabili ritardi infrastrutturali”.

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