Il difensore civico del Comune di Pozzallo propone un’ipotesi di risanamento dell’ente

L’avvocato Francesco Giardina, difensore civico del Comune di Pozzallo, ha avanzato una proposta di risanamento del debito comunale, da valutare con la partecipazione attiva di tutte le componenti amministrative, politiche, produttive, associative e sociali della città.
“Da difensore civico – dice – ho il privilegio di vivere una importante esperienza umana e professionale. I cittadini che si rivolgono al mio ufficio esprimono, il più delle volte, anche disagi di carattere generale. Dimostrando senso civico e amore per la città, ben oltre l’interesse personale. La preoccupazione di tutti è rivolta al debito comunale.
Nessuno oggi può realisticamente pensare di poter pianificare l’enorme esposizione pubblica operando semplici tagli ad un bilancio sempre più asfittico. Per uscire dallo stato di grave crisi economica e riprendere il percorso di una gestione virtuosa dell’Ente, occorre, senza ulteriori indugi, mettere in regola i conti del Comune. Il traguardo più importante da raggiungere è quello dell’ordinaria amministrazione. Cioè riuscire a pagare puntualmente i dipendenti comunali, le cooperative, le ditte che hanno appalti con l’Ente, i fornitori.
Oggi la straordinarietà dell’azione amministrativa degli enti pubblici consiste, a parere di illustri esperti di economia, nel ripristinare la normale e ordinaria gestione. Occorre pertanto mettere mano a progetti concreti”.
Considerato che nel corso della recente campagna elettorale tutti i candidati a sindaco hanno respinto con determinazione l’idea di ricorrere allo strumento micidiale del dissesto finanziario, l’avvocato Giardina ritiene urgente ed opportuno imboccare un percorso innovativo che, attraverso la validità di un progetto creativo, possa consentire al Comune di uscire dal tunnel.
L’idea di massima è quella di costruire, attraverso un testato progetto di finanza, una “Cittadella degli Studi” nella vasta area dell’ex stabilimento dei fratelli Giuffrida.
“A parte il considerevole vantaggio di concentrare le scuole in un’unica ampia zona della città – spiega – l’operazione, attraverso atti di permuta e di parziale vendita degli immobili che in atto ospitano le scuole cittadine, consentirebbe di azzerare il debito.
Un progetto ambizioso e fattibile, regolamentato da specifica normativa, che, oltre a mettere in moto alcuni settori trainanti dell’economia locale, permetterebbe all’Ente di trasferire nei locali che in atto ospitano la Scuola Media “G. Rogasi” tutti gli uffici comunali, mentre il Palazzo di Città diventerebbe sede esclusiva degli uffici istituzionali. Il dibattito è aperto. Mi auguro che il buon senso e l’interesse generale possano prevalere sulle posizioni di parte. Ove si riuscisse a concretizzare l’idea di cui sopra, il merito sarebbe della città. Questo è il momento di remare tutti verso la stessa direzione, ritenendo che, per risolvere il prioritario problema del debito comunale, occorra agire proponendo soluzioni concrete”.

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