L’OSSERVAZIONE DAL BASSO……… DI DIRETTORE. IN CERCA DI CANDIDATI “VERI” ALLE ELEZIONI REGIONALI. GRANDE ASSENTE L’AREA DEI CATTOLICI.

In tempi di crisi socio-economica c’è anche crisi di candidati. Di quelli veri, autorevoli e capaci di proposte politiche, intendiamo dire.
Modica,forse, è destinata a rimanere fuori dall’Assemblea regionale siciliana. I candidati, quelli veri, non si possono improvvisare in pochi mesi. Persone disponibili ce ne sono tante, ma la disponibilità non basta. Nel centrosinistra i nomi che sono circolati, mi riferisco al segretario generale della CGIL Giovanni Avola e all’attuale assessore ai lavori pubblici Peppe Sammito, rappresentano, ferma restando la loro rispettabilità, un passato ormai lontano che non è più avvertito in sintonia con le nuove generazioni. Sammito, peraltro, è stato già candidato in passato, raccogliendo migliaia di voti. Nel centrodestra emergono delle autocandidature e delle candidature di servizio, tra cui quelle di Michele D’Urso, di Giovanni Scucces e dell’ex consigliere provinciale Vincenzo Pitino, ma tutto è poco chiaro, lineare. Completamente assente è l’area dei cattolici, quella, per intenderci, organizzata con programmi, idee di impegno politico, quella strutturata in attività politiche e in azioni di servizio nel territorio sia all’interno che all’esterno degli schieramenti politici. Il deputato uscente, l’on. Riccardo Minardo, politico certamente “abile e capace di farsi rispettare nelle sedi che contano” se si ricandiderà , lo farà, però, con un volto segnato da problemi giudiziari che, è vero, non significano nulla fino a sentenza passata in giudicato, ma che, è superficiale negarlo, condizioneranno l’elettorato modicano, che è quello che maggiormente dovrebbe sostenerlo.
La storia politica recente di Modica dunque, a livello di rappresentanza all’ARS, sembra fare passi indietro. La città è stata da sempre tenuta in conto nelle Istituzioni palermitane perché ha avuto uomini che, al di là dei risultati ottenuti e di valutazioni politiche nel bene e nel male, hanno esercitato ruoli di governo: a partire da Nino Avola, che fu anche assessore, per proseguire con Peppe Drago, anche lui assessore e Presidente della Regione e Antonio Borrometi, assessore alla sanità.
Se si fa fatica a trovare “veri candidati” condivisi dalla gente è perché c’è una totale assenza di politica, quella, per intenderci, che riesce a far emergere leader capaci di interpretare le esigenze collettive e di tradurle in “ progetto politico” credibile e coerente.
Modica sembra aver perso le risorse politiche ,intellettuali, culturali e, forse, anche morali per intraprendere la via del cambiamento. I continui conflitti, l’assenza di una classe dirigente – partiti, intellettuali, uomini politici, associazioni e movimenti – a saper interpretare il proprio ruolo all’interno della società civile, l’anestesia totale provocata dalla comunicazione mass-mediale, lasciano intravedere forti preoccupazioni per il futuro della città. Se pensiamo che ci aspettano tre elezioni, vale a dire le regionale a ottobre, le elezioni nazionali ad aprile 2013 e le elezioni comunali a giugno 2013, è forse il caso che Modica cominci a preparare la classe dirigente che si merita.

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