Scicli, la “questione dei rifiuti”: economica e funzionale

La “Questione Rifiuti” è la diretta conseguenza dell’errata scelta politica della passata Amministrazione di continuare a smaltire in discariche private fuori provincia il 90% dei rifiuti e non è certo causata dal numero dei Lavoratori, che qualcuno vuole fare apparire eccessivo, i quali invece subiscono questa situazione non ricevendo per mesi la retribuzione! Ben venga una gestione in house in grado di garantirli! Finalmente è evidente: le casse comunali si sono indebitate e si svuotano mensilmente per pagare un carissimo servizio di smaltimento, e quando il Comune non può onorare in tempo le fatture ai titolari della discarica, i cancelli si chiudono ai nostri conferimenti, la spazzatura si accumula nei cassonetti trasformando le strade delle borgate in autentiche discariche! Un fiume di denaro scorre da due anni dalla Provincia di Ragusa per riversarsi prima a Mazzarà e adesso a Motta. E’ questo fiume che ha fatto indebitare il Comune: Un costo che in passato non c’era visto che quando si scaricava a Scicli, quasi mai si è pagato per il conferimento!
“Certamente –rileva Lino Carpino, Responsabile del dipartimento ambiente di Italia dei Valori di Scicli -la soluzione, come emerso dal convegno delle settimane passate, è la riduzione dei rifiuti da conferire in discarica estendendo il sistema della differenziata “ porta a porta” anche alle borgate! Tuttavia prima di estendere la differenziata su tutto il territorio, si devono subito risolvere i diversi problemi funzionali esistenti:
– la mancanza di isole ecologiche e l’inesistenza di un centro comunale di raccolta impedisce ai Cittadini la possibilità di conferire correttamente per particolari esigenze;
– il calendario di raccolta dovrebbe essere più efficiente, specialmente per l’umido: impensabile raccogliere l’umido il venerdì e poi il lunedì!
– gli strumenti(sacchi e contenitori) molte, troppe, volte sono mancanti;
– la comunicazione e la formazione dei cittadini è stata interrotta;
– i rifiuti ingombranti che restano depositati per settimane;
– i cassonetti fetidi, rotti, lasciati scoperti e le aree limitrofe piene di scolature e rifiuti;
– lo spazzamento, la manutenzione, la scerbatura e la pulizia delle aree verdi, delle strade, del territorio e delle spiagge è talmente carente che ha portato al coinvolgimento sia di gruppi di volontariato che di altri enti ( l’Esa, la Forestale e il Consorzio di Bonifica).
Ma le voci del capitolato di appalto sono state tutte eseguite o forse alcuni servizi non sono stati colpevolmente previsti nel capitolato? Chiediamo inoltre all’ assessore Iurato se occorrevano più di due anni per operare una minima programmazione e se quando afferma pubblicamente che paghiamo meno di altri Comuni preannuncia l’imposizione di nuovi aumenti?? E nell’attesa della nuova gara, perché non provare ad essere più operativi adottando iniziative a costo zero?
Per esempio si potrebbe aumentare subito la quota di differenziata concedendo una consistente riduzione della Tarsu alle Attività Commerciali ( negozi, ristorazione, alberghi, b&b, etc.) che in cambio smaltirebbero i propri rifiuti mediante l’istituzione di un Consorzio Autonomo per la Differenziata Integrale. Ai turisti presenti nelle attività ricettive ci presenteremmo come un territorio civile che fa la differenziata ed il Comune risparmierebbe conferendo meno tonnellate in discarica! Facile, no?
Proponiamo infine che il Consiglio Comunale istituisca subito un “Osservatorio Comunale verso Rifiuti Zero” con il compito di monitorare il percorso verso la riduzione dei rifiuti, indicando criticità e soluzioni verificabili. I rappresentanti della Giunta, del Consiglio comunale, i funzionari di supporto andrebbero inseriti in qualità di componenti di tale Osservatorio, riservando una quota paritaria ai rappresentanti ed esperti nominati da comitati, associazioni e movimenti di cittadini che si battono sul tema specifico. Si realizzerebbe, in questo modo una sorta di” Assessorato Allargato” espressione della Collettività che tuteli sia il Sindaco che l’Assessore da essere vittime isolate di possibili pressioni e condizionamenti su una spinosa e pericolosa materia come i rifiuti”!

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