Minacce per gelosia. Modica, quattro mesi a un imputato ma nessuna misura di sicurezza

Nessuna misura di sicurezza per l’imputato Angelo Zaccaria, 28 anni, difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio, che quest’ultimo aveva posto come eventuale condizione pur di vedersi accettato il patteggiamento. Il giudice monocratico del Tribunale, Lucia De Bernardin, ha condannato il giovane a quattro mesi di reclusione(c’era l’assenso del pubblico ministero, Diana Iemmolo)col rito alternativo ma ha ritenuto non applicare alcuna misura ulteriore probabilmente per il procedimento prescelto, nonostante lo psichiatra nominato, Francesco Arezzi, avesse ritenuto che l’imputato era soggetto con disturbi. Il ventottenne si trova ricoverato, in ogni modo, in una comunità di recupero. Alla luce di tale sentenza, sono state stralciate le posizioni di altri due imputati, Giuseppe C., 33 anni, difeso dall’avvocato Salvo Maltese, e Rosario D., 48 anni, difeso dall’avvocato Giulio Ottaviano. Sarà processati il prossimo 22 novembre. Sono accusati di minacce, ingiurie e danneggiamenti tutti con l’aggravante, e molestie telefoniche. Parte offesa era Giorgio G., modicano di 45 anni, costituitosi parte civile attraverso l’avvocato Andrea Caruso, La vicenda ruota attorno ad una donna. Angelo Zaccaria si sarebbe presentato alla parte offesa minacciandolo, poiché riteneva che questi avesse in corso una relazione con la fidanzata di Giuseppe C.. Si pensava che la presunta vittima intrattenesse una rapporto intimo con la donna. Avrebbero incontrato il quarantottenne all’interno di un bar e l’avrebbero minacciato anche di morte perchè, secondo gli imputati, avrebbe importunato la ragazza. Non contenti avrebbero gettato la Vespa di Giorgio G. a terra provocando dei danni alla carrozzeria. Poi, ritenendo che l’interessato non avesse desistito presero a telefonargli sull’utenza mobile, molestandolo a tutte le ore del giorno.