Associazione per delinquere per falsificare traveller’s cheques. Modica, chiesto il rinvio a giudizio per sei persone

Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di falsificazione di traveller’s cheques American Express, ricettazione, truffa e riciclaggio in concorso con soggetti apparentemente residenti in Ghana. Queste le accuse emerse durante le indagini dirette dal sostituto procuratore Gaetano Scollo e coordinate dal procuratore Francesco Puleio, per le quali è stato chiesto al Gup del Tribunale di Modica il rinvio a giudizio di A.L, G.L, C.L., Ge.C., Ga.C e D.T.F.. I primi tre in concorso con altrettante persone, promotori, costitutori ed organizzatori , apparentemente residenti in Ghana, allo stato non identificati si tenevano continuamente in contatto telefonicamente e a mezzo corrispondenza e-mail e con i quali il medesimo concordava le modalità delle varie spedizioni dei titoli traveller’s cheques American Express contraffatti, che avvenivano di volta in volta tramite corriere DHL Express con pacco celere presso l’abitazione del predetto L.A., titoli falsi che venivano posti all’incasso c/o le filiali della Banca Intesa Sanpaolo di Modica in Via Sacro Cuore e in Corso Umberto, oltre che da quest’ultimo, anche da L.G. e da L.C. (figli conviventi di L.A.), ricevendo in cambio una provvigione del dieci per cento per ogni titolo cambiato. In sostanza avrebbero partecipato ad una associazione per delinquere, anche con l’ausilio consapevole di insospettabili soggetti incensurati quali C.Ge., C.Ga. e D.T.F., effettuando altresì le conseguenti operazioni di trasferimento nel Ghana della valuta riscossa dopo la negoziazione dei suddetti falsi titoli, in favore degli associati Marouf Smith, Sey Bismark e John Mathews. I fatti contestati risalgono a data anteriore e prossima al tre gennaio 2011. I tre congiunti, non avendo concorso nei reati di falso, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, in concorso tra di loro, dapprima ponevano all’incasso e cambiavano presso gli istituti di credito numerosi traveller’s cheques American Express contraffatti per migliaia di euro.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa