L’on. Ammatuna, presidente della sottocommissione sulla gestione del servizio idrico, sollecita rapida approvazione del disegno di legge sulla ripubblicizzazione dell’acqua”

“Prendiamo spunto dalla sentenza della Consulta e cerchiamo di chiudere la legislatura regionale con l’approvazione del disegno di di legge sulla ripubblicizzazione dell’acqua”. Ad affermarlo è l’on. Roberto Ammatuna, presidente della Sottocommissione insediata all’interno della IV Commissione legislativa Territorio e Ambiente all’Ars, che ha già esitato il provvedimento in data 6 marzo 2012. Si tratta di una occasione storica, perché per la prima volta nella storia siciliana una proposta di iniziativa popolare può diventare legge. “Adesso è il momento che la II Commissione legislativa all’Ars si pronunci con celerità – prosegue Ammatuna – per poter trasmettere in Aula il disegno di legge sulla ripubblicizzazione dell’acqua e procedere così alla sua approvazione definitiva. Sarebbe un bel modo per chiudere questa travagliata legislatura”. Come ben ricorderà, nel settembre 2010 furono depositate all’Assemblea Regionale Siciliana 35 mila firme a sostegno dell’iniziativa legislativa. Il testo approvato dalla Sottocommissione – “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica della acque. Adeguamento della disciplina del servizio idrico alle risultanze del referendum popolare del 12/13 giugno 2011” – è stato licenziato in IV Commissione nel corso della seduta n. 190 del 21 marzo 2012 e poi trasmesso in II Commissione per il parere previsto dall’art. 65, comma 7, del Regolamento interno. La finalità che si pone il ddl è quella di “favorire la definizione di un governo pubblico e partecipativo del ciclo integrato dell’acqua, in grado di garantire un uso della risorsa rispettoso dei criteri di sostenibilità, solidarietà ed economicità”. In questo modo tutte le acque superficiali e sotterranee diventano pubbliche e non mercificabili ed il loro uso, per l’alimentazione e l’igiene umana, è prioritario rispetto agli altri usi. La sottocommissione ha coordinato i diversi disegni di leggi presentati sulla gestione del servizio idrico, formulando così una riforma organica che garantisca il controllo pubblico sull’acqua. “Serve una ulteriore mobilitazione dei sindaci, dei comitati promotori affinché si faccia pressione – conclude il parlamentare regionale del PD – e si porti il testo al vaglio definitivo dell’Aula”.

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