Richiesta la misura di prevenzione per la giovane pozzallese Alessandra Fumìa

Alessandra Fumia, venti anni appena, è stata proposta per la misura di prevenzione da parte della Questura che ha presentato istanza al Tribunale Ragusa. La giovane, che si trova rinchiusa dallo scorso mese di maggio nel carcere di Agrigento, qualora dovesse essere applicato il provvedimento afflittivo, lo dovrà mantenere quando tornerà libera. Sarebbero gli obblighi imposti ai sorvegliati speciali. La Fumìa, pregiudicata di Pozzallo, in maggio fu arrestata dai Carabinieri della Compagnia in esecuzione di un’ordinanza di revoca degli arresti domiciliari con contestuale ordine di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Modica. La giovane, già condannata per droga, più volte aveva disatteso la restrizione domiciliare e per questo erano state diverse le segnalazioni inoltrate all’Autorità Giudiziaria dai Carabinieri della Stazione di Pozzallo. Era stata sottoposta agli arresti a casa il 22 dicembre 2011 a seguito del suo arresto operato alla fine del 2010 dai Carabinieri che l’avevano sorpresa sul pullman di ritorno da Palermo in possesso di dieci grammi di cocaina. In quella circostanza fu arrestata con l’accusa di detenzione ai fini di droga alla stessa stregua della sua compagna di viaggio palermitana, C.M.B., di 19 anni. Quando i carabinieri le fermarono avevano cercato di nascondere la droga nel reggiseno ed una parte l’avevano gettata sul tappetino posteriore della “Gazzella”. In maggio era stato sottoposta a controlli e i militari l’avevano sorpresa mentre era intenta a comunicare con persone estranee al suo nucleo familiare, peraltro censurate, in dispregio agli obblighi impostigli al momento della sottoposizione agli arresti domiciliari. In almeno un’ occasione la ragazza si sarebbe poi allontanata arbitrariamente dalla sua abitazione integrando il reato di evasione.

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