Modica, ruggini all’interno del PdL locale

“Il coordinatore modicano del Pdl, Michele D’Urso, parla a nome del coordinamento cittadino, per proporre un’alternativa all’attuale Giunta Buscema. Io mi chiedo, di quale coordinamento parli, visto che da due anni non riunisce nessun organismo del partito?”. Esordisce così Federico Mavilla, che prima della nomina di D’Urso, rifiutò l’incarico di coordinatore cittadino del partito e, in passato, fu più volte assessore comunale. Mavilla rincara la dose, affermando che: “Siamo alle soglie delle dimissioni di Lombardo da Presidente della Regione e nessuno sa chi siano, ufficialmente, i possibili candidati del Pdl per le regionali, in città. E poi vorrei capire – ancora Mavilla – come si possa rappresentare una valida alternativa amministrativa a questo governo comunale, se non viene formulata nessuna proposta organica al partito”. Mavilla, quindi, riprende il “grido d’allarme” che, qualche settimana fa, lanciò il consigliere comunale Giovanni Migliore, anche lui per nulla tenero rispetto al proprio partito. “Il consigliere Migliore, già a metà dello scorso mese, ebbe a chiedere un confronto interno al nostro partito – ricorda Mavilla -. Io speravo che potesse essere il momento e l’occasione giusta per riunirci, invece niente. Nessuna convocazione, nessuna riunione, nessun confronto. Penso proprio che il coordinatore cittadino stia riducendo il partito a mere questioni personalistiche”. Dopo le dure “bacchettate”, Mavilla conclude con una riflessione. “Dobbiamo rilanciare la nostra azione con persone serie e capaci. La città non ha bisogno del Pdl, siamo noi che dobbiamo cercare di essere presenti in città, sbracciandoci ed attuando una politica attenta. Individuiamo i progetti e gli uomini adatti per questo rinnovamento. Se ciò non dovesse accadere, a fallire purtroppo – conclude Federico Mavilla -, non sarà stato soltanto il coordinatore cittadino D’Urso, ma l’intero partito

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