I sequestri al moletto di Marina di Modica. Ieri portate via altre barche dai proprietari

Ieri pomeriggio i carabinieri della Motovedetta d’Altura di stanza a Pozzallo sono tornati nel molo di alaggio di Marina di Modica e hanno consentito ad alcuni proprietari delle imbarcazioni rimaste all’interno dell’area sottoposta a sequestro sabato di portarle via. Non molti hanno provveduto alla rimozione dei loro natanti. Altre sono rimaste nel luogo. In particolare è stato rimosso un piccolo scafo che il proprietario aveva “parcheggiato” proprio sul moletto che, come si sa, è inibito da apposita ordinanza della Capitaneria di Porto di Pozzallo perchè non presenta le condizioni di sicurezza. “Ci è stato comunicato dai carabinieri – spiega uno dei proprietari che aveva provveduto a rimuovere il proprio natante – che ci sarà un provvedimento amministrativo e penale a nostro carico. Staremo a vedere quali saranno gli sviluppi”. Sabato pomeriggio i carabinieri erano arrivati nel moletto, avevano inventariato tutte le imbarcazioni, i catamarani e i carrelli presenti poi avevano recintato l’intera area utilizzando una lunga catena e transenne dove sono stati collocati gli avvisi di zona sotto sequestro. L’intervento dei carabinieri riguarda, nella fattispecie, la violazione dell’articolo 54 del Codice della Navigazione, ovvero l’occupazione abusiva del demanio marittimo da parte delle imbarcazioni in questione La notizia è rimbalzata contemporaneamente in “altri lidi”. Ieri mattina, ad esempio, a Sampieri erano state rimosse tutte le barche lasciate sul moletto, in particolare quelle non autorizzate a restare nel posto. I carabinieri, insomma, troverebbero poca roba in caso di “blitz” nella frazione marinara sciclitana

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