Nino Gerratana (Pdl): “ Basta minacce e capricci all’interno del Pdl. Uniti all’on. Minardo per la scelta del candidato alle regionali e al Comune di Modica, spazio all’opinione di consiglieri e iscritti.”

Dibattito sul futuro del Pdl a Modica stucchevole e finalizzato solo a piccole rivendicazioni personali, esasperate dalle prossime scadenze elettorali”. Così lo definisce il comsigliere comunale, Nino Gerratana, quello che c’è stato in questi giorni a Modica con botte e risposte tra Federico Mavilla e l’onorevole Nino Minardo, scaturito dopo una nota del coordinatore cittadino del Pdl, Michele D’Urso.
“Mi piacerebbe ricordare ai pretendenti alla candidatura a Sindaco – dice Gerratana – ed ai loro supporters, che il dibattito politico và svolto nelle sedi opportune e non certo sui giornali, con la cattiva abitudine di mandare messaggi trasversali che poco o nulla interessano i cittadini.
E vorrei anche loro ricordare che, prima di ogni altra opinione, è importante conoscere e capire la valutazione di quanti sono stati investiti dal mandato popolare, garantendo in Comune, dalle aride sponde dell’opposizione, la sopravvivenza in città ad un partito di cui alcuni si sono ricordati oggi, solo al momento di tornare alla vita civile dopo anni di un’amministrazione al di fuori della città, non sempre memorabile. Subito dopo la valutazione spetta agli iscritti, senza i quali il partito nulla sarebbe e niente potrebbe aspirare ad essere, in una logica certamente inclusiva, ma senza lasciare che le regole democratiche del confronto vengano travolte dalle dichiarazioni improvvisate di chi neanche iscritto al partito è.
A tutti i contendenti per l’investitura a candidato sindaco voglio dire di stare calmi e tranquilli perché la strada è ancora lunga e prima ci sono da affrontare le consultazioni regionali che si annunciano tutt’altro che semplici; cercare di distrarre il nostro parlamentare oggi da questo difficile compito, tirandogli la giacca, o peggio ancora minacciando la costituzione di liste civiche in ogni bar della città, non aiuta l’onorevole Minardo a scegliere con serenità ed a traghettare il partito in un porto sicuro dopo le traumatiche vicende delle scorse settimane.
Concentriamoci dunque sulle regionali, a fianco del nostro leader che bene sta lavorando,, ed attendiamo pazientemente la fine di questa fallimentare legislatura per lanciare il nostro progetto di governo della città; un progetto che deve venire prima ed a prescindere di qualsiasi potenziale candidato.
Se poi vogliamo proprio parlare di candidati sindaco, penso che la scelta debba ricadere necessariamente su chi è capace di unire e non di dividere il partito come invece fatto in queste settimane, con l’umiltà di sapere che la nostra scelta dovrà coincidere con le scelte di quanti vorranno contribuire alla più ampia alleanza politica che ci accingiamo a costruire
E’ giunto il tempo di scegliere i migliori ed i più capaci; coloro che possono mettere a disposizione della politica e dell’amministrazione il loro tempo con competenza ed esperienza; non è più il tempo di premiare chi urla o chi minaccia fughe ed abbandoni se non accontentato, come fanno i bambini capricciosi, né tantomeno chi sventaglia il proprio curriculum di nomine, come se fosse stato destinato da una volontà divina a continuare ad amministrare.
Il partito, la città, la comunità, la si serve anche da semplice consigliere, come ho fatto io e tanti altri negli ultimi 15 anni, attendendo con pazienza il proprio turno ed evitando di sgomitare disordinatamente. Non sempre scendere da un cavallo per risalire su un altro in corsa significa arrivare per primi al traguardo; spesso piuttosto equivale ad essere disarcionati ben prima dell’arrivo”.

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