MODICA, GIOVANNI MIGLIORE: “IL SENSO CIVICO DEL CITTADINO E LE RESPONSABILITA’ POLITICHE”

Viviamo un momento storico molto complicato del quale neanche i più insigni economisti e sociologi riescono a stabilire gli effetti e la durata.
Alcuni Paesi più di altri pagheranno il prezzo di politiche scellerate o miopi; le future generazioni non potranno più godere dei benefici che caratterizzano uno Stato civile e democratico per colpa d’un debito pubblico difficile persino a pronunciarsi; la politica non dà segni convincenti della volontà del proprio cambiamento a favore di orientamenti volti alla gestione trasparente e disinteressata della res publica.
“Tuttavia – dice il consigliere comunale di Modica, Giovanni Migliore – esiste certamente la necessità per ciascuno di noi di guardare con positività al futuro, poiché un diverso atteggiamento non può che favorire ulteriori condizioni di peggioramento a livello sociopolitico, ma soprattutto c’è l’inderogabile esigenza per tutti i cittadini, di svincolarsi da quei pregiudizi che scaturiscono dalla propria appartenenza o vicinanza ideologica ai partiti, per valutare in maniera quanto più obiettiva possibile quelle iniziative dei pochi soggetti politici che da solisti e fuori da ogni regia di partito, guardano al bene comune.
Ritengo che non sia per nulla facile, come dimostrano le quotidiane diatribe tra fans di questo o quell’uomo politico, riuscire a giudicare un’iniziativa nella sua vera essenza, ma questo sforzo va compiuto dall’uomo comune se davvero si vuole contribuire, al di là dei meriti o demeriti di chi ci rappresenta, ad esprimere quel senso civico di cui ciascuno di noi è investito implicitamente in quanto cittadino.
Da mesi, assistiamo impotenti ad una serie d’iniziative varate da un governo presentatosi come rigoroso ma equo; ad oggi, cogliamo tutti gli effetti del rigore ma non quelli dell’equità. Si sta portando avanti una politica di tagli che sconquassa equilibri e ragioni storico-culturali d’intere Regioni; la visione dei numeri è l’unica ragion di Stato che legittima ad ogni forzatura e che determina autentici scippi di presidi di legalità territoriali, azzera sentimenti di appartenenza al proprio territorio e nessun dichiarato dissenso della società civile riesce a far cambiare rotta a questo governo tecnico, in realtà pilotato dai soliti noti.
A livello regionale, siamo abbandonati da un Governatore in fuga per indagini giudiziarie,il quale dell’autonomia siciliana ne ha fatto la propria bandiera a livello di leader di partito, ma in realtà, per l’incapacità istituzionale di applicare lo Statuto siciliano, s’inchina alle volontà del Governo centrale.
Per questi motivi e per tanti altri che sarebbero lunghi da elencare, noi cittadini, abbiamo il dovere di appoggiare, senza alibi di bandiere partitiche, quelle iniziative che provano a far rispettare la nostra identità di uomini della nostra comunità, salutando con favore, a prescindere che siano messe in campo da uomini del centrodestra o del centrosinistra, quelle azioni volte al perseguimento di obiettivi di comune interesse.
A tal fine, mi sento di condividere l’iniziativa dell’onorevole Nino Minardo che mediante una petizione popolare, intende scongiurare il progetto di accorpare la nostra Provincia a quella di Catania, con effetti la cui gravità si evidenzierebbe a cosa fatta, soprattutto per i ceti sociali più deboli.
Liberiamo le nostre menti dai soliti pregiudizi di appartenenza e sforziamoci di giudicare le iniziative nella loro reale essenza”.

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