SCONTRINI NON EMESSI, PRODOTTI CONTRAFFATTI. MAXI OPERAZIONE DELLA FINANZA IN PROVINCIA DI RAGUSA

Il 42% di irregolarità nel rilascio di scontrini e ricevute è stato rilevato dalla Guardia di Finanza di Ragusa nel corso di controlli condotti a Ragusa e Provincia.
Sono stati eseguiti 115 controlli sui documenti fiscali che hanno portato alla constatazione di 48 violazioni per mancata o irregolare emissione di tali documenti fiscali, con una percentuale globale di controlli irregolari pari – come detto – al 42 per cento.
I controlli hanno interessato: Vittoria, Scoglitti, Ragusa, Marina di Ragusa, Pozzallo, Marina di Modica, Comiso, Punta Secca – Santa Croce Camerina, Donnalucata; le irregolarità sono state contestate nei confronti di bar, pizzerie da asporto, rivendite di generi alimentari, parrucchieri, autoricambi, negozi di abbigliamento e di articoli per la casa, gelaterie, paninerie, panifici. I rilievi hanno riguardato ben 8 venditori ambulanti e 7 cittadini di etnia cinese che, come è noto, operano essenzialmente nel settore dell’abbigliamento e degli articoli per la casa.
Pattuglie in “abiti civili” e in divisa proseguiranno comunque le attività ispettive in materia di scontrini e ricevute fiscali nella ormai inoltrata stagione estiva, riservando particolare attenzione agli esercenti ubicati nei comuni della fascia costiera. In materia di contrasto all’abusivimo commerciale e alla vendita di prodotti contraffatti, sono stati eseguiti diversi interventi, che hanno portato al sequestro di 805 pezzi ed alla denuncia di 4 persone. Le merci sequestrate appartengono alle più diverse categorie merceologiche. Particolare interesse è stato riservato ad un evasore totale, ora sotto verifica, in considerazione della sua specificità in quanto si trattava di una normale erboristeria trasformata in circolo culturale. Infine, nel corso dei controlli espletati dalle Fiamme Gialle di Ragusa, sono stati segnalati alla locale Prefettura nr. 3 soggetti per uso personale di droga mentre, nel comprensorio di Pozzallo, a 2 commercianti di etnia cinese sono stati sequestrati amministrativamente numerosi capi di abbigliamento privi di etichettatura e marchio CE.

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